
(Bergamo)
Il caro bollette non colpisce solo cittadini, imprese ed enti locali. La crisi energetica pesa anche sulle parrocchie. Tanto che in alcune zone d’Italia c’è chi ha deciso di celebrare meno messe o almeno di ridurre l’illuminazione. Per ridurre i consumi, il parroco di Ponteranica, comune alle porte di Bergamo, ha deciso di dare il buon esempio e ha annunciato che le messe delle 8 e delle 18,30 saranno celebrate nella chiesetta di San Pantaleone, patrono di Ponteranica, mentre quella delle 10,30 sarà celebrata come al solito nella chiesa più grande, quella dedicata a san Vincenzo e Alessandro. "Ma le scelte - ammette don Paolo Riva - sono due e sono dettate, oltre che per ridurre i consumi, anche dalla minor presenza di fedeli". Questi ultimi, infatti, sono diminuiti e in una chiesa più piccola c’è meno dispersione. "Così facendo - prosegue il sacerdote, che è anche insegnante al liceo scientifico Lussana di Bergamo - consumeremo circa un terzo. Il caro energia è un tema che ho affrontato di recente con i miei studenti. Ci siamo interrogati su quali buone pratiche mettere in atto per ridurre i consumi, anche venerdì con quelli rimasti in classe durante lo sciopero per il clima dei Fridays for Future. Ma i fedeli come hanno accolto la decisione del parroco di Ponteranica? "Mi sono sembrati contenti - commenta don Paolo. In fin dei conti è un modo per valorizzare la nostra bella chiesetta. La mia è stata anche una scelta ecologista in linea con l’enciclica ‘Laudato sì’ di papa Francesco. Perchè l’ecologia integrale, come sostiene Papa Bergoglio, diventi un nuovo paradigma di giustizia". Le chiese in questione sorgono una di fronte all’altra. Quella più grande conta più o meno 400 posti, l’altra un centinaio. M.A.