
Vicky Vicky
Trescore Balneario (Bergamo), 13 dicembre 2018 - La vicenda risale al 24 maggio del 2011: al parco "Le Stanze, intorno alle 19, si scatenò una maxi rissa tra due gruppi di indiani, oltre una ventina di persone, che se l’erano date di santa ragione, con coltelli da cucina, mazze da baseball, mannaie, roncole, catene a maglie e barre di ferro. Quando i carabinieri erano arrivati sul posto, per terra avevano trovati i segni di quello scontro armato: oltre alle armi, vicino a un tombino qualcosa di inquietante, una folta ciocca di capelli ancora attaccata a un lembo di cuoio capelluto sanguinante, uno scalpo.
A provocare la rissa, una sorta di vendetta incrociata tra i due gruppi etnici dei Kumar e dei Ram, quest’ultima considerata una casta superiore all’altra. Vendetta nata per diversi motivi (l’assicurazione dell’auto, questioni di lavoro) e che ha innescato una spirale di violenza.
Ieri mattina in aula (giudice Donatella Nava) si sono fronteggiati Vicky Vicky e Rajwinder Ram, di Vigano San Martino. I due hanno fornito una versione dei fatti contrastante. La loro presenza nella rissa, assieme a tutti gli altri imputati, ben undici, è stata accertata dai militari che erano riusciti a ricostruire il quadro dei partecipanti. Tra loro Vicky Vicky, in carcere perché coinvolto nella morte della dottoressa Elenora Cantamessa; il fratello di Vicky, Baldev Kumar, deceduto proprio la sera in cui aveva perso la vita la ginecologa, l’8 settembre 2013, a Chiuduno. In aula Vicky Vicky ha chiesto di conoscere la verità sulla morte del fratello. Nella fazione opposta, quella dei Ram, c’era tra gli altri, Rajwinder Ram che ha contraddetto Vicky. Prossima udienza e conclusioni in calendario il 12 marzo 2019.