Sono numerose le chiamate agli uffici comunali dei Servizi sociali, a Bergamo, di quei percettori del reddito di cittadinanza che in questi giorni hanno ricevuto dall’Inps un sms che comunicava la sua sospensione. Il provvedimento riguarda, dal primo agosto, i nuclei familiari considerati occupabili, in quanto con soggetti tra i 18 ei 59 anni senza disabili, minori o over 65.
Numeri alla mano, nella nostra provincia, applicando la stessa percentuale nazionale (16% dei percettori) si potrebbero ipotizzare circa 800 famiglie. "Finora l’unica certezza è il testo dell’sms spedito dall’Inps che fa riferimento all’articolo 13 del decreto legge 48/23 e alla presa in carico dai Servizi sociali. È un messaggio che spinge le persone rimaste senza il Reddito di cittadinanza a rivolgersi ai Servizi sociali comunali i quali non hanno risposte da dare in quanto mancano finora norme di riferimento. Sarà possibile continuare a ricevere il Reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre solo per coloro per i quali i 7 mesi previsti dalla legge di Bilancio 2023 scadono dopo il 31 luglio".
A proposito della sospensione del vecchio sussidio, ecco il commento della segretaria della Cgil provinciale, responsabile del Dipartimento welfare, Annalisa Colombo: "Nei fatti scompare una misura universale di tutela dalla povertà, presente invece negli altri paesi d’Europa. La platea dei beneficiari è divisa in base alla composizione del nucleo famigliare e non tenendo conto della reale condizione di bisogno, senza peraltro considerarne l’occupabilità (ovvero possibilità di rientrare nel mercato del lavoro). Le persone tra i 18-59 che non percepiranno l’assegno di inclusione (perché nel loro nucleo famigliare non ci sono minori, over 60 o persone con disabilità) potranno, se ne avranno i requisiti, percepire il Sostegno alla formazione (350 euro) nel momento in cui verranno inserite in un percorso formativo ma la piattaforma relativa non è ancora pronta. Il governo, dunque, non è ancora in grado di farsi carico di queste persone cui viene però da subito tagliato il sostegno".
Intanto gli uffici comunali dei Servizi sociali di Bergamo stanno ricevendo telefonate da parte di chi ha ricevuto l’avviso, cercava di parlare con gli assistenti per trovare una soluzione. Da parte sua l’amministrazione comunale ha definito questa situazione imprevista e non programmata, e ora si cerca di fare una valutazione con gli incaricati verificando anche un possibile collegamento con i centri per l’impiego.