Bimbi ustionati all’asilo. Davanti ai giudici l’uomo che accese il fuoco

Il padre accusato di aver causato ustioni a bambini e adulti durante un'attività all'asilo San Zeno di Osio Sopra ammesso al rito abbreviato. Maestra e coordinatrice in attesa di giudizio. Responsabilità civili attribuite a scuola, diocesi e assicurazione.

La vicenda è quella dei bambini (cinque) e tre adulti che erano rimasti ustionati dalle fiamme del braciere, acceso nel giardino dell’asilo San Zeno di Osio Sopra, durante un’attività di orienteering. Era la mattina del 30 maggio 2022. Ieri il giudice Patrizia Ingrascì ha ammesso il rito abbreviato per Roberto Tornicelli, 42 anni, il papà che materialmente spruzzò il bioetanolo per alimentare il fuoco da cui si sprigionò la fiammata. Difeso dall’avvocato Simone Tangorra, il 16 aprile ci sarà la discussione e la sentenza. Anche ieri, era presente in aula. Mentre per la maestra Monica Valsecchi (assistita dai legali Valentina Gritti e Mauro Angarano) e la coordinatrice didattico pedagogica Simonetta Nava, difesa dall’avvocato Emilio Gueli (non hanno chiesto riti alternativi) nell’udienza del 18 giugno il tribunale deciderà sul loro rinvio a giudizio. Nel corso dell’udienza predibattimentale di ieri il giudice ha inoltre ammesso, come richiesto dall’avvocato Danilo Delia che assiste i genitori (presenti in tribunale) dei bambini rimasti ustionati in modo più grave, come responsabili civili la scuola, la diocesi (l’asilo fa capo alla parrocchia del paese) e l’assicurazione. Non è stato invece ammesso il ministero dell’Istruzione e del merito. Il fatto risale al 30 maggio 2022. Quel giorno ci fu un’attività di orienteering nell’asilo, e alcuni genitori si erano resi disponibili per dare una mano. Nel giardino si volevano abbrustolire dei marshmallow. Doveva essere una giornata di gioia per i piccoli e gli adulti presenti. Poi ci fu quella fiammata di ritorno che investì i piccoli. F.P.