MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Battelli-spazzini del lago. Via tonnellate di legname

Raccolti ingenti quantitativi di tronchi, ramaglie e materiale plastico trasportati a valle dalle piene dell’Oglio, provocate dai nubifragi estivi.

Battelli-spazzini del lago. Via tonnellate di legname

Battelli-spazzini del lago. Via tonnellate di legname

di Michele Andreucci

Un lavoro immane. I cittadini e i turisti che in questi giorni si trovano a transitare vicino alla foce del fiume Oglio, a Costa Volpino, non possono fare a meno di notare le tonnellate e tonnellate di legname accatastato. È il materiale recuperato dagli operatori di tre battelli-spazzini del Lago d’Iseo in dotazione alla società Manutenzione e promozione Laghi (Mpl), il braccio operativo dell’Autorità di bacino lacuale dei laghi d’Iseo, Endine e Moro (Adb), che da settimane manovrano bracci caricatori per raccogliere ingenti quantitativi di legname e talvolta di materiale plastico trasportati a valle dalle piene dell’Oglio, provocate dai quattro nubifragi di luglio e da quello di agosto.

È ancora presto per stilare bilanci. Quel che è certo, i forti temporali estivi sul lago d’Iseo hanno scaricato tonnellate di tronchi, ramaglie e altra vegetazione che costituiscono un pericolo per la navigazione, talvolta limitano pure la balneazione e comunque, come sottolineano gli operatori turistici "imbrattano l’immagine del Sebino in questa stagione eccezionale per quel che riguarda il turismo".

Il legname raccolto viene accatastato in località Pizzo di Costa Volpino, alla foce del fiume Oglio. Ed è talmente tanto che non tutto rimane alla foce, ma in alcuni casi si stacca dal banco vagando in superficie tra l’alto e il basso lago, fino al Corno di Predore, sospinto dai venti del Sebino: il “vét“, che soffia di mattino proveniente dal Tonale, e, verso nord, dall’“ora“ che monta nel primissimo pomeriggio da Sarnico. I battelli-spazzini quando possono si spostano anche lungo la costa. Non tutto il materiale finisce alla discarica di Ponte Oglio. Dopo essere stato selezionato, viene impiegato per il progetto “Valorizzazione del fondale del Sebino con impiego del materiale legnoso flottante“ finanziato da Regione Lombardia con 380mila euro per il ripopolamento ittico del Sebino e del lago di Endine.

Le ceppaie, infatti, sono il rifugio ideale per i pesci adulti. Finora il materiale è stato collocato sui fondali di Costa Volpino, Lovere, Castro, Riva di Solto e Tavernola.