Como, 3 aprile 2024 - Era rimasta sola da pochi minuti, il marito appena uscito per andare ad aprile la sua attività commerciale in città murata. La donna, 59 anni, è stata aggredita da due rapinatori che sono riusciti a entrare in casa sua, una abitazione di via Bonanomi a Como, in centro città vicino a piazza Martinelli. Poco dopo se ne sono andati con un bottino di circa 15mila euro, lasciando la donna con ferite al volto e una sospetta frattura dello zigomo.
È accaduto ieri mattina alle 7 quando il marito della vittima, 61 anni, era appena uscito di casa, diretto verso il suo negozio, dove poco dopo lo avrebbe raggiunto anche la moglie. Ma così non è stato, perché la donna si è trovata improvvisamente davanti due uomini, con il volto parzialmente coperto da una mascherina chirurgica, che l’hanno picchiata al volto. In pochi minuti sono riusciti a mettere le mani su un migliaio di euro in contanti, un orologio Rolex che la donna aveva al polso e che le è stato sfilato, e vari monili, il cui valore complessivo è stato quantificato in circa quindicimila euro. La donna ha subito chiamato la polizia, intervenuta con una pattuglia della Squadra Volante, e seguita dalla Squadra Mobile, a cui ora sono affidate le indagini.
Il portone di ingresso è stato trovato danneggiato, quasi certamente forzato per entrare le palazzo, mentre è stata trovata indenne la porta di ingresso dell’appartamento. I dettagli di quanto accaduto sono ancora da ricostruire perché la vittima, finita al pronto soccorso sotto choc, ieri non era in condizione di essere sentita. Dopo essere stata visitata e sottoposta ad esami, è stata dimessa con un prognosi di contusioni da percosse, escludendo però la frattura dello zigomo.
Nel frattempo la Squadra Mobile ha effettuato il sopralluogo, acquisito tutti i dati utili a raccogliere le prime informazioni, e soprattutto ha cercato telecamere di sicurezza, pubbliche e private, che potessero aver ripreso l’arrivo o la fuga dei rapinatori, partendo dall’orario in cui è avvenuta l’aggressione. Quanto prima dovrà essere ascoltata anche la vittima, per raccogliere più dettagli possibili sui due aggressori, nonostante il volto semicoperto.