
La nuova Curva Nord
Bergamo (22 agosto 2019) - L’Atalanta tra meno di cinque settimane tornerà a casa nel suo nuovo Gewiss Stadium. La rigida tabella di marcia fissata a fine maggio dai Percassi sta venendo rispettata alla perfezione. Come ha confermato il responsabile atalantino per i lavori nello stadio di proprietà, il direttore operativo nerazzurro Roberto Spagnolo. Dando una scadenza precisa per il termine dei lavori: "Ci mancano esattamente 33 giorni alla consegna dello stadio, abbiamo un orologio, sempre appeso all’ingresso dove entrano le maestranze, questo per rimarcare quanto il fattore tempo sia fondamentale per noi». La nuova Curva Nord avrà oltre 9mila posti a sedere e sarà interamente coperta.
Tabella rispettata dunque: la Dea come previsto giocherà fuori casa le prime due gare di campionato, al Tardini di Parma, contro il Torino l’1 settembre e il 22 contro la Fiorentina. E il 6 ottobre tornerà al Gewiss Stadium nella gara interna con il Lecce. "È stato già fatto tantissimo - ha sottolineato Spagnolo - ma resta ancora tanto da fare. Dobbiamo continuare a correre per mantenere questi ritmi, anzi dobbiamo persino accelerare. Stiamo facendo lavorare senza sosta su due turni gli operai, abbiamo lavorato tutte le domeniche e a Ferragosto. Non ci sono alternative. Ma la soddisfazione è tanta, perché dietro c’è un enorme impegno in primis da parte della proprietà che investe in queste progetto e poi da parte di chi ogni giorno lavora per realizzarlo. E c’è anche orgoglio. Questo progetto viene realizzato dalle ditte, ma le ditte sono fatte dagli uomini che qui lavorano ogni giorno".
Ricordando poi che la complessità dei lavori di ristrutturazione di uno stadio cittadino, circondato da condomini e strade rimaste aperte al traffico, riguarda non solo la parte esterna della curva ma soprattutto la “pancia” interna dell’impianto. "È chiaro che la gente da fuori vede solo la parte esterna dei lavori, con la nuova gradinata e la copertura che sta sorgendo, ma ricordo che c’è un grande lavoro in corso nella parte sotterranea, in tutte quelle aree decisive per la vita quotidiana dello stadio, parliamo di parti elettriche, idrauliche, di condizionamento. E poi - ha concluso Spagnolo - ci sono tutte quelle parti interne, non visibili all’occhio dei tifosi, come gli spogliatoi, i locali per gli arbitri, per la Procura Federale, per il Var, per la Uefa, per i giornalisti e le televisioni e tanto altro ancora".