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Atalanta-Genoa 3-0, ora i nerazzurri di Gasperini possono sognare / FOTO

La squadra orobica ha superato Perin in tre occasioni grazie alla doppietta di Kurtic e al sigillo finale di Gomez

Atalanta-Genoa (Ansa)

Bergamo, 30 ottobre 2016 - Ottima prestazione dell'Atalanta di Gasperini che ha superato il Genoa di Juric, vincendo per 3-0 la agara dell'unidicesima giornata di Serie A. Sul campo dello stadio "Atleti azzurri d'Italia", la squadra orobica ha vinto tutti gli scontri diretti, soprattutto a metà campo e perforato la granitica difesa genoana, battendo Perin in tre occasioni grazie alla doppietta di Kurtic (uomo della partita) e al sigillo finale di Gomez. I nerazzurri al momento hanno agganciato al quarto posto in classifica (a quota 19) il Milan e sognano l'Europa; per i liguri, al contrario, un piccolo passo indietro, dopo la bella vittoria, ottenuta proprio contro la formazione guidata da Vincenzo Montella.

Soddisfatto Gian Piero Gasperini: "Non ho guardato la classifica, so solo che stasera saremo comunque sesti - ha esordito l'allenatore nerazzurro -. Stiamo crescendo: l'abbiamo dimostrato tatticamente e tecnicamente in modo ottimale contro una squadra forte e organizzata. Avergliene fatti tre costruendo tante occasioni significa aver rotto un argine". L'analisi del match da illustre ex di turno è questione di pochi concetti: "Nel primo tempo ci siamo presi il rischio di giocare più aggressivi sui loro difensori, ma alla fine abbiamo concesso poco e ci siamo basati sulle ripartenze nella ripresa - spiega Gasperini -. Mi dà soddisfazione soprattutto il modo con cui abbiamo battuto Inter e Genoa nell'ultima settimana. Genova per me è come la saudade per i brasiliani. Ma a Bergamo vivo benissimo e ci tengo al progetto".

Un plauso all'eroe di giornata: "Bellissimo il primo gol di Kurtic su azione, evidentemente non li facciamo solo sui calci piazzati. Kurtic sta facendo molto bene, con Masiello, Gomez e Zukanovic, non ci sono solo i giovani». Una menzione d'onore per uno dei prodotti del vivaio c'è: "Gagliardini è un giocatore in evoluzione. Ho lasciato fuori Kessie perché ha giocato tanto, aveva bisogno di riposo dopo due partite in pochi giorni e l'ho visto un pò più stanco. Non l'avrei mai sostituito se dietro di lui non ci fosse stato un ragazzo pronto e in condizioni così smaglianti".