Nonostante fosse stato radiato dall’albo da 6 anni (è stato iscritto fino al 2019) un ex consulente finanziario continuava ad esercitare e ingannava i clienti con false promesse di guadagno. La Guardia di finanza di Bergamo ha arrestato D.N. 62 anni, residente a Comun Nuovo: deve rispondere di truffa, appropriazione indebita, abusivismo finanziario e bancario, destinatario di un sequestro preventivo per 1,3 milioni di euro, frutto dell’attività illecita. L’indagine, coordinata dal pm Emma Vittorio e svolta dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria, ha preso il via da una decina di querele sporte da persone truffate. In particolare dalla figlia di uno dei clienti raggirati che dopo la morte del padre dovendo ricostruire le sue possidenze ai fini della successione si era accorta che sui rapporti bancari non vi erano più le somme di denaro di cui era proprietario. I clienti raggirati sono variegati sia per fascia d’età (tra i 40 ed i 65 anni) che per profilo professionale: tra le vittime truffate pensionati ma anche dirigenti di aziende. Dagli accertamenti è emerso che il sessantaduenne avrebbe promesso rendimenti sicuri e rilevanti a numerosi clienti. Avrebbe così sottratto risparmi a più famiglie, recuperando anche le credenziali di accesso ai conti correnti delle sue vittime inconsapevoli.
Alcune persone, come è emerso durante le indagini, si fidavano ciecamente di lui. Uno dei clienti, ad esempio, per vent’anni ha effettuato investimenti finanziari con l’ex consulente. L’indagato, esperto conoscitore del diritto bancario e con precedenti incarichi dirigenziali già ricoperti in due intermediari finanziari in provincia di Bergamo, avrebbe così sottratto risparmi a più famiglie, recuperando anche le credenziali di accesso ai conti correnti delle sue vittime inconsapevoli. L’uomo per nascondere la propria identità, utilizzava i conti correnti e bancomat intestati ai propri ignari clienti, ai quali aveva nel tempo sottratto le credenziali online, in modo da poter operare liberamente. Al fine di ingannare gli ignari investitori sottoponeva loro prospetti falsificati nei quali si attestava la redditività degli investimenti, in realtà mai effettuati, in azioni di società di diritto elvetico.
F.D.