MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Una mappa del pericolo amianto Bergamo, al via la bonifica a tappeto

Dopo i rilevamenti, nel 2018 partiranno gli interventi di smaltimento

Amianto, tecnico al lavoro

Bergamo, 12 gennaio 2017 - Individuare, catalogare e successivamente programmare gli eventuali interventi di bonifica dell’amianto (dichiarato illegale in Italia dal 1992) che è ancora presente su tutto il territorio comunale. Sono gli obiettivi della convenzione presentata ieri mattina a Palazzo Frizzoni e stipulata tra Comune, Regione Lombardia, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (Arpa) della Lombardia e Agenzia per la Tutela della Salute (Ats) di Bergamo.

L'accordo prevede la creazione di un database, partendo dagli archivi che ciascun ente coinvolto ha fin qui predisposto, favorendo una visione completa della presenza di amianto in città. Verranno effettuate anche nuove rilevazioni della presenza del materiale nocivo mediate l’uso di tecnologie, anche sperimentali e innovative, come i droni, tecniche geomatiche, telerilevamento, oltre al monitoraggio e alla programmazione degli eventuali interventi di bonifica da effettuare in base alle normative vigenti. Prevista infine un’attività di comunicazione e sensibilizzazione della cittadinanza circa le norme in materia.

«Si tratta di una convenzione importante – sottolinea l’assessore comunale all’Ambiente, Leyla Ciagà – che ci consentirà di avere l’esatta individuazione delle coperture in amianto sul nostro territorio e quindi di stabilire i criteri di priorità per la programmazione nel tempo degli interventi di bonifica». Nel 2016 il Comune di Bergamo ha avviato 78 pratiche per presenza di amianto negli edifici, 13 in più rispetto al 2015. Dal 2010 ad oggi in città sono state avviate 800 operazioni di smaltimento (dati Ats Bergamo): la diminuzione della presenza del minerale negli ultimi 10 anni è pari al 47% del totale. Un dato straordinario, se paragonato al 30% registrato su tutto il territorio regionale (nel 2007 in Lombardia sono stati rilevati 2,8 milioni di metri cubi di amianto).

Per quanto riguarda le tempistiche, il 2017 vedrà l’approfondimento della fase conoscitiva tramite i rilevamenti e le mappature, mentre nel 2018 si avvierà il processo che porterà alle bonifiche. La rimozione delle coperture in amianto potrebbe consentire un rinnovo del patrimonio edilizio, un miglioramento dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale.