Al Serassi cala il sipario "Cerchiamo dei gestori"

L’appello di don Cuminetti per salvare il cineteatro da 800 posti a sedere

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di Michele Andreucci

È uno dei maggiori cineteatri della Bergamasca, con circa 800 posti a sedere che ne fanno un punto di ritrovo strategico posto alla confluenza delle Valli Brembana e Imagna e in prossimità di Bergamo. Per questo la decisione del parroco di Villa d’Almè, don Raffaele Cuminetti, legale rappresentante della struttura, di chiudere lo storico teatro Serassi, ha suscitato scalpore nella comunità e in tutto il territorio. Il parroco, però, ha diffuso un messaggio, con una chiara speranza: "Trovare qualche volenteroso che si assuma l’onere della gestione della struttura".

"Gentile pubblico, stimati artisti, spettabili compagnie ed enti tutti – spiega nel suo messaggio don Cuminetti –, purtroppo il nostro teatro Serassi resta momentaneamente chiuso per tutti, perché orfano di qualcuno che voglia gestirlo. La parrocchia è pertanto alla ricerca di alcuni collaboratori che, gratuitamente, come è sempre stato, porteranno avanti l’organizzazione, la programmazione e l’assistenza, in sintonia con il parroco che comunque rimane il legale rappresentante e valuterà le proposte che arriveranno. Con immensa gratitudine ringraziamo coloro che fino alla scorsa estate hanno svolto questo incarico con profonda passione, con responsabilità e con grande sacrificio personale. Il successo del teatro Serassi è passato attraverso il loro servizio, attento e professionale. Ora attendiamo che qualcuno si faccia avanti. Al momento ci troviamo costretti a non poter calendarizzare nessun evento. Speriamo di avere a breve notizie positive". La notizia della temporanea chiusura del teatro Serassi è stata accolta con delusione dalla cittadinanza.

"Quando un teatro chiude, è una sconfitta – commenta un pensionato di Villa d’Almè, che al teatro Serassi ha visto numersi spettacoli –. Speriamo che si faccia avanti al più presto qualcuno per gestirlo. Villa d’Almè e la Bergamasca non possono perdere il Serassi". Dello stesso avviso un 35enne che al Serassi ci ha pure lavorato. "Non ci posso credere. Sono ancora addolarato per questa decisione. Ho lavorato al Serassi come tecnico del suono in un paio di spettacoli, ma più volte mi sono accomodato in platea per assistere a commedie e recital. La chiusura è un vero peccato. Mi auguro, come ha scritto il parroco nel suo messaggio, che sia una chiusura solo temporanea".