Accoglienza dei minori a Bergamo: casi in crescita

Cresce nella Bergamasca la preoccupazione per i minori stranieri non accompagnati, con 313 ragazzi in carico al Comune di Bergamo. La rete delle comunità bergamasche fatica a tenere il passo. Il Governo ha varato un decreto per la loro collocazione, ma non piace a don Dario Acquaroli.

Accoglienza dei minori. Casi in crescita

Accoglienza dei minori. Casi in crescita

Un’emergenza che non accenna a finire. Cresce nella Bergamasca la preoccupazione per i minori stranieri non accompagnati, quelli adolescenti che compiono la migrazione in solitaria, partendo dall’Africa o dall’Asia senza parenti. Il Comune di Bergamo ne ha in carico (dato aggiornato al 25 settembre) 313, ben il 78% in più rispetto allo stesso periodo del 2022, quando erano 178.

I picchi si sono registrati ad agosto, con 54 arrivi e a settembre (48). E la rete delle comunità bergamasche fatica a tenere il passo. Di questi 313 ragazzi, i cui costi sono - per legge - coperti dal Comune di Bergamo - cento sono ospitati nel territorio e 71 in altre province della Lombardia, mentre il resto tocca varia parti d’Italia, dalla Campania (che ne ospita ottanta) al Friuli. Due minori sono stati affidati a due famiglie, di Bergamo e Brescia. Sul tema dell’accoglienza di minori non accompagnati, il Governo ha da poco varato un decreto, il cui punto principale riguarda proprio la loro collocazione. In parole semplici, se le strutture del territorio non dispongono di abbastanza posti per l’accoglienza, i minori che a una prima analisi appaiano superiori a sedici anni saranno collocati in una specifica sezione dedicata in centri e strutture destinata agli adulti, per un periodo non superiore a novanta giorni. Una decisione che non piace a don Dario Acquaroli, direttore della Comunità Don Milani di Sorisole, tra le realtà in prima fila per l’accoglienza dei minori stranieri nella Bergamasca. "Questa novità - spiega - non sarà positiva. Il rischio è che questi ragazzi possano finire nelle mani della criminalità che cerca manovalanza nei più fragili". Nella sua comunità don Acquaroli ha ospitato nel solo 2023 circa 240 persone in pronta accoglienza, contro le 234 dello scorso anno. M.A.