Varese, candidatura a rischio per i Cinque Stelle

Manca il via libera di Grillo e Casaleggio: spunta l'ipotesi di liste concorrenti. L’aspirante sindaco: "Legittimati dagli attivisti" di ANDREA GIANNI

Alberto Steidl (terzo da destra) con la consigliera regionale Paola Macchi e altri attivisti

Alberto Steidl (terzo da destra) con la consigliera regionale Paola Macchi e altri attivisti

Varese, 20 marzo 2016 - In città come Rimini, Ravenna e Latina non ci saranno candidati sindaco con il logo del Movimento 5 Stelle, a causa di spaccature locali. Uno scenario che rischia di proporsi anche a Varese, dove la situazione è ancora in stand by. Mentre in 16 capologhi di provincia il M5s ha confermato la corsa con un proprio candidato sindaco, a Varese e Milano (dove il candidato Patrizia Bedori si è ritirata) le liste sono ancora in fase di certificazione. Un ritardo che, secondo alcune ipotesi, potrebbe essere dovuto alla presentazione di una lista alternativa a quella dell’architetto Alberto Steidl, vincitore delle consultazioni on-line. Il nome del 'concorrente', che per ora avrebbe imposto uno stop alla sua investitura ufficiale, secondo alcuni potrebbe essere quello di Giovanni Di Caro, attivista che ha fondato il meet up di Varese Amici di Beppe Grillo. Una spaccatura che, per ora, ha avuto come effetto il ritardo nella certificazione della lista di Steidl da parte di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, indispensabile per presentarsi alle elezioni con il logo del M5s. E la campagna elettorale dell’architetto, in attesa degli eventi, resta ferma ai nastri di partenza. Eventuali liste alternative, infatti, devono essere vagliate dai leader del movimento, che poi devono stabilire a chi assegnare l’investitura. Una fase ancora in corso d’opera che, nei prossimi giorni, potrebbe riservare alcune sorprese.

"Noi abbiamo già presentato la lista dei candidati e il programma - spiega Steidl - stiamo aspettando con trepidazione la certificazione da parte dello staff. Chiunque può presentare una lista alternativa e, se ci sono altri candidati in ballo, devono essere vagliati. Noi aspettiamo risposte, abbiamo fatto tutti i passi necessari e ci siamo mossi con onestà e lealtà". La valutazione potrebbe risolversi in un semplice ritardo nella certificazione, che consentirebbe a Steidl di correre con il logo del M5s. Ma, nell’ipotesi peggiore per gli attivisti, potrebbe proporsi uno scenario in cui, come a Rimini e Latina, non ci sarà un candidato a cinque stelle. "In quel caso valuteremo se rimanere in corsa come lista civica - sottolinea Steidl - non voglio neanche pensare a questo rischio, siamo legittimati anche dalle consultazioni". Sui social network, piattaforme per commenti e discussioni pubbliche, per ora tutto tace. Di certo il ritardo nella certificazione della lista ha provocato qualche mal di pancia tra gli attivisti. E la preoccupazione che un ritardo nell’organizzazione della campagna elettorale possa portare il M5s in una posizione di svantaggio rispetto alle altre forze politiche. "Noi ce l’abbiamo messa tutta per seguire le regole - aggiunge Steidl - e spero che anche lo staff ce la metta tutta per compiere i passi necessari. Tenere i cittadini ancora in sopeso - conclude - potrebbe innervosire".

di ANDREA GIANNI