Ghirla, la chiamata dei collezionisti: "Un’asta per salvare la stazione"

Non si ferma la mobilitazione per rilanciare il gioiello del Varesotto

Le pensiline dove fermano gli autobus di Autolinee Varesine

Le pensiline dove fermano gli autobus di Autolinee Varesine

Valganna (Varese), 27 giugno 2017 - Una serie di stampe all’asta per salvare dall’abbandono la stazione di Ghirla lungo l’antica tramvia della Valganna, che un tempo collegava Varese alle valli al confine svizzero. E un appello ai collezionisti e agli appassionati di arte, che potranno partecipare e offrire i loro contributi. Non si è fermata la mobilitazione per ridare nuovo splendore al gioiello Liberty, edificio di inizio ’900 progettato dall’architetto Giuseppe Sommaruga nell’epoca d’oro del turismo nel Varesotto. Il piano superiore è abbandonato dal 2000, quando è andato via l’ultimo responsabile della stazione, che per vent’anni ha vissuto nello stabile assieme alla famiglia.

Il piano terra, invece, è attualmente utilizzato come biglietteria per gli autobus di Autolinee Varesine, che fermano davanti alle antiche pensiline corrose dalla ruggine. A settembre e ottobre dovrebbe tenersi l’asta di stampe e altre oggetti donati dai collezionisti, promossa dall’associazione Italia Liberty, che ha organizzato anche le iniziative tra Milano e Varese per ricordare i 150 anni dalla nascita e i 100 anni dalla morte di Sommaruga, uno dei maestri del Liberty in Italia. «Speriamo di raccogliere una risposta positiva - spiega Andrea Speziali, giovane presidente dell’associazione - il nostro sogno sarebbe quello di realizzare un museo del Liberty all’interno della stazione, raccogliendo progetti delle opere di Sommaruga, fotografie e pezzi da collezione». Nei mesi scorsi era stata anche lanciata una raccolta fondi sulla piattaforma online buonacausa.org, che però è ancora ferma a un centinaio di euro, ben al di sotto della somma necessaria per il progetto. In ogni caso per avviare un percorso di riqualificazione bisognerà attendere la fine del 2019 quando scadrà il contratto di locazione dello stabile di proprietà dell’Agenzia del Demanio alla società Autolinee Varesine, che gestisce i trasporti via bus sulla linea che ha preso il posto della tramvia, smantellata definitivamente negli anni ’50. Il Demanio si è impegnato a «valutare la migliore strategia» per valorizzare la stazione dimenticata, con un percorso che potrebbe includere i progetti di Italia Liberty. Un percorso che potrebbe anche non sfociare in una vendita a privati, se verranno raccolte disponibilità da parte di enti pubblici o associazioni per gestire e riqualificare l’edificio. Intanto nel paese a pochi chilometri dalla Svizzera si attende che anche le istituzioni battano un colpo. «L’impegno per riqualificare la stazione è positivo ma attendiamo risultati concreti», sottolinea Paolo Ricciardi, creatore del sito internet valganna.info, che sta portando avanti una battaglia per salvare la stazione dall’abbandono. «Temo - conclude - che saranno necessari degli anni».