Besnate, sindaco Pd fa sciopero della fame: "Troppi profughi, non rispettati accordi"

Giovanni Corbo, esponente del Partito Democratico: "Deve essere mantenuto il rispetto delle percentuali richiedenti asilo/abitanti le regole devono essere chiare"

Il sindaco di Besnate Giovanni Corbo (foto dal sito del Comune di Besnate)

Il sindaco di Besnate Giovanni Corbo (foto dal sito del Comune di Besnate)

Besnate (Varese), 11 luglio 2017 - Il sindaco di Besnate Giovanni Corbo, esponente del Pd, ha avviato uno sciopero della fame per protestare contro il "mancato rispetto degli accordi", con l'invio sul territorio comunale di un numero di richiedenti asilo superiore rispetto a quanto stabilito in precedenza.

La decisione è stata annunciata nel corso di un'assemblea con i cittadini sul tema dell'accoglienza dei profughi. "Deve essere mantenuto il rispetto delle percentuali richiedenti asilo/abitanti - scrive Corbo su Facebook - le regole devono essere chiare. Fino a quando tali regole non saranno rispettate andrò avanti con lo sciopero della fame".

Il sindaco, che non è contrario all'accoglienza, contesta però il "mancato rispetto della quota nazionale di tre richiedenti asilo ogni mille abitanti". Secondo Corbo l'accordo con la Prefettura prevedeva l'arrivo di 15 profughi ospitati in un centro di accoglienza nel paese di circa 5.500 abitanti, ma successivamente il numero è salito a 32.