Tragedia sul Monte Disgrazia: 4 alpinisti morti in un dirupo. Indagine sull'attrezzatura

Corde e rampini nel mirino della procura. La testimonianza dei compagni di cordata: "Abbiamo sentito urla strazianti mentre i nostri amici precipitavano nel vuoto"

Tragedia sul monte Disgrazia (Orlandi)

Tragedia sul monte Disgrazia (Orlandi)

Sondrio, 1 settembre 2014 - Dopo la tragedia (4 alpinisti brianzoli morti in un dirupo), le indagini. La Procura di Sondrio vuole vederci chiaro sull'incidente che è costato la vita a 4 persone sul Monte Disgrazia. Niente autopsia sui corpi delle vittime, ma analisi sulle attrezzature per capire se qualche componente avesse dei difetti strutturali. La dinamica infatti, pare abbastanza chiara: Giuseppe Gritti è scivolato e ha trascinati i compagni di cordata con lui. Il capocordata lo ha ammesso poco prima di morire: "Sono scivolato io sul ghiaccio e ho trascinato giù gli altri legati a me".

Bisognerà quindi vedere se sull'attrrezzatura (corde, ramponi e altri oggetti, recuperati da carabinieri e finanzieri del Soccorso Alpino) dell'alpinista di Veduggio (morto insieme a Giuseppe Ravanelli, di Sulbiate; Giuseppe Gritti, di Mezzago; e Mauro Mandelli, residente a Brugherio) ci fossero delle pecche pregresse o se si tratta semplicemente di un errore umano.

Importante la testimonianza di due compagni delle vittime, tornati a valle a causa delle avverse condizioni meteo: "Abbiamo sentito le strazianti grida dei nostri amici mentre precipitavano nel vuoto. E’ stata una scena terribile".