Parco dello Stelvio, si apre una nuova era: investimenti per 21 milioni /FOTO

Il presidente Roberto Maroni a Bormio con il ministro dell'Ambiente e della Tutela del Mare e del Territorio Gian Luca Galletti, in occasione della riunione del Comitato dei Comuni del Parco dello Stelvio e dell'insediamento del Comitato di Coordinamento e di Indirizzo

Il ministro Galletti e Maroni alla sede Parco dello Stelvio (National Press)

Il ministro Galletti e Maroni alla sede Parco dello Stelvio (National Press)

Bormio, 29 giugno 2016 - "Inizia una fase nuova per il Parco dello Stelvio e noi dobbiamo, con la nuova gestione del Comitato di Coordinamento, presieduto dal sottosegretario Ugo Parolo, aprire una fase di valorizzazione del Parco, che non diventa un Parco regionale, ma rimane un Parco nazionale, anzi abbiamo l'ambizione di farlo diventare un punto di riferimento a livello europeo, anche alla luce della comune appartenenza a Eusalp, la Macroregione delle Alpi".

Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, mercoledì a Bormio con il ministro dell'Ambiente e della Tutela del Mare e del Territorio Gian Luca Galletti, in occasione della riunione del Comitato dei Comuni del Parco dello Stelvio e dell'insediamento del Comitato di Coordinamento e di Indirizzo, a cui ha preso parte anche il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega alle Politiche per la Montagna Ugo Parolo, che del Comitato di Coordinamento e' il presidente.  Nel contempo, è stato anche presentato il Piano straordinario di investimenti della parte lombarda del Parco per circa 21 milioni di euro

«Si apre oggi una nuova era – le parole del ministro - con una nuova governance in grado di tutelare meglio il Parco dello Stelvio, uno dei più prestigiosi in Italia.  La regione Lombardia e le province autonome di Trento e Bolzano avranno ruolo importante,  e anche i sindaci, mentre il Ministero controllerà che vengano rispettate le linee guida. Mi piace l'idea di Maroni di farlo diventare parco europeo. La sfida sarà quella di aggiungere alla funzione di tutela ambientale e delle biodiversità anche la capacita di trasformare proprio le biodiversità in ricchezza per il territorio e sviluppo economico».