Maltempo, si muove la frana della Val Genasca. La Regione: criticità elevata

Vertice in prefettura tra Arpa, istituzioni e forze dell’ordine: monitorata la statale 36. Stop alle auto a Civo, altre evacuazioni in Valmasino di Luca Balzarotti

Il sindaco del Comune di Val Masino ha chiesto lo stato di calamità

Il sindaco del Comune di Val Masino ha chiesto lo stato di calamità

Sondrio, 11 novembre 2014 - La Regione ha emesso un avviso di elevata criticità per rischio idraulico e idrogeologico anche per la provincia di Sondrio. Preoccupa in particolare la situazione della Val Genasca, dove la frana si muove di 12 centimetri al giorno. A San Giacomo Filippo è stata accertato il superamento delle soglie topografiche. Questa mattina, a Sondrio, le forze dell’ordine, le istituzioni e l’Arpa si sono trovate in prefettura per un vertice. Al termine dell’incontro è stato deciso che nelle ore diurne verrà effettuato un presidio della strada statale 36, tramite personale Anas e volontariato. Di notte o in caso di mancanza di visibilità, la strada sarà chiusa.

«Sono ore di precipitazioni intense - ha dichiarato Simona Bordonali, assessore alla Protezione civile della Regione Lombardia -. Abbiamo segnalato anche il superamento delle soglie pluviometriche riguardanti le frane tra cui quella della Val Genasca. Grazie alla Sala operativa regionale stiamo monitorando costantemente il livello di fiumi e laghi ed è attivo un flusso informativo continuo con sedi territoriali, province e presidi territoriali per aggiornamenti in merito alla situazione sul territorio». A Civo è stata chiusa la strada «Tagliafuoco costiera dei Cech», nel tratto compreso tra la Valle di S. Martino (Fontanili) fino al confine con Mello. Un’ordinanza firmata dal sindaco vieta il transito dei veicoli. Disagi anche in Valmasino, dove l’area interessata dalle evacuazioni è stata estesa ad altre quattro abitazioni.