Allarme maltempo: la frana del Ruinon fa paura

L'emergenza maltempo in provincia di Sondrio non accenna a rientrare, le previsioni meteorologiche non sono affatto rassicuranti e si temono nuovi problemi

Monitoraggio della frana del Ruinon (Nat.P.)

Monitoraggio della frana del Ruinon (Nat.P.)

Sondrio, 27 giugno 2016 - L'emergenza maltempo in provincia di Sondrio non accenna a rientrare, le previsioni meteorologiche non sono affatto rassicuranti e si temono nuovi problemi. Il Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia, la cui attività è coordinata dall’assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, ha emesso un avviso di criticità ordinaria (codice giallo), per rischio temporali forti sia in Valchiavenna, che in Alta, Media e Bassa Valtellina, e per rischio idrogeologico in particolare in Alta Valle, dove ci sono i due fronti più caldi. A preoccupare c’è soprattutto la frana del Ruinon, a Santa Caterina Valfurva, che fa ancora tanta paura. Anche sabato si è registrato un nuovo superamento della soglia geotecnica di elevata criticità.  Data la situazione sono state ripristinate le misure previste nell’ultima riunione del Centro coordinamento soccorsi. In particolare la strada provinciale 29 per Santa Caterina Valfurva rimarrà chiusa dalle 21 alle 6.

Una veduta aerea della frana del Ruinon

Da questa notte, secondo gli esperti, le condizioni meteo dovrebbero cominciare gradualmente a stabilizzarsi ma l’allerta resta massima perché la situazione può peggiorare in pochi momenti come accaduto venerdì sera con il maxi smottamento di Livigno, sulla strada che porta verso il tunnelle del Passo San Gallo e la Svizzera. Circa 15mila metri cubi di detriti sono franati sulla strada comunale che porta verso il tunnel, all’altezza dell’ultima galleria artificiale, che collega alla Svizzera. Uno smottamento dal frnte di quasi 400 metri, parte del quale ha letteralmente invaso proprio la galleria. La struttura, costruita negli anni ‘70, ha retto all’enorme peso della frana: , non dovrebbe aver subito danni anche se sono in corso accertamenti strutturali per valutarne la stabilità. Sembra assolutamente scongiurato, poi, il pericolo che sotto la colata di fango e detriti potessero esserci auto e quindi vittime. Ieri si è lavorato a lungo per liberare la strada che il sindaco Damiano Bormolini spera di poter riaprire nel giro di pochi giorni. Per Livigno certo non è proprio un evento positivo all’inizio della stagione estiva ma il Piccolo Tibet non è isolato: ci si arriva senza problemi dal Passo della Forcola, aperto 24 ore su 24. E poi la frana, essendo circoscritta ad una zona limitata e soprattutto fuori dal paese, gli operatori sperano di non vere pesanti ripercussioni.

susanna.zambon@ilgiorno.net