
Maltempo
Pavia, 13 ottobre 2014 - Il maltempo colpisce anche l'Oltrepo Pavese. Questa mattina, una bomba d'acqua si è abbattuta su Golferenzo. Al momento risultano esondati i fossi nella zona tra Ponte Nizza e Cecima con allagamenti e presenza di fango a tratti sulla ex strada statale del Penice, tra Varzi e Cecima.
In Lomellina, vigili del fuoco del distaccamento di Mede sono stati chiamati per verificare le condizioni dei corsi d'acqua. Preoccupa in particolare il livello dell'Agogna, sotto controllo anche il Sesia. A Brigano Frascataè esondato stanotte il rio San Rocco, l’acqua ha parzialmente allagato il paese. Problemi anche a Tortona e nei paesi delle valli Curone Grue ed Ossona. A Costa Vescovato è esondato il torrente Ossona e ci sono case isolate. A Casasco è esondato il Rio Polverola, mentre la strada provinciale 100 della Val Curone è transitabile con difficoltà. La Provincia di Pavia, con una nota diffusa in mattinata, raccomanda estrema attenzione a chi sta circolando in auto nella zona. Sono gia' presenti sul posto Protezione Civile e tecnici dell'Amministrazione provinciale.
Frutteti di mele e pere tardive sono stati compleatmente devastati dal maltempo. Secondo quanto riferisce la Coldiretti le zone piu' colpite sono state quelle di alta collina tra Varzi e Cecima. Le coltivazioni sono state flagellate da grandine e vento mentre la pioggia caduta incessantemente per tutta la mattinata ha fatto esondare alcuni fossi nella zona, dove si sono verificati diversi allagamenti. "E' stato il colpo di grazia di un'annata gia' molto difficile, tra le continue piogge di questa estate e le temperature basse - ha detto un agricoltore, Luciano Rosina, che a Ponte Nizza coltiva 30 ettari di frutta e grano - Le pomelle e le golden sono andate, l'uva che era ancora sui filari e' da buttare, i campi che erano pronti per la semina straripano d'acqua". "Noi dovevamo ancora cogliere le pomelle genovesi, una varieta' di mela tipica delle nostre zone, e anche le pere da cuocere - spiega Simone Rolandi, che nella sua azienda agricola a Val di Nizza coltiva otto ettari di frutteti - Ho fatto un primo sopralluogo questa mattina: il danno c'e' ed e' evidente, anche se ancora difficile da quantificare".