
Il luogo del delitto in viale Cremona. Nel riquadro Carmine Losio e Adliana Picari
Pavia, 10 marzo 2015 - Un omicidio, ma anche un altro tentato omicidio, oltre al tentato suicidio. Prima di uccidere la prostituta della quale si era probabilmente innamorato, e di cercare di togliersi la vita all'arrivo dei poliziotti che lo hanno fermato, ha anche tentato di uccidere con il gas l'anziana madre, nella sua casa a Canneto Pavese. Carmine Losio, 54 anni, è piantonato in ospedale, agli arresti sia per l'omicidio di Adliana Picari, 33enne albanese, sia per il tentato omicidio della madre 89enne.
A lanciare l'allarme con una telefonata al 113 è stata la stessa vittima del delitto, prima di essere colpita con numerose coltellate, l'ultima mortale alla gola. Quando i poliziotti, lunedì sera verso le 22.30, sono arrivati in viale Cremona, la donna era già priva di vita. L'uomo s'era barricato nell'appartamento, minacciando di uccidersi prima di essere bloccato e disarmato. E' stato lui a dire "ho ucciso anche mia madre con il gas". I carabinieri della Stazione di Broni sono subito andati nell'abitazione di Canneto Pavese e hanno trovato la donna già prova di conoscenza, ma ancora viva, portata in ospedale (se l'è cavata con 15 giorni di prognosi). Il tubo del gas era stato tranciato volontariamente dal 54enne prima di uscire di casa e andare a Pavia ad accoltellare la ragazza albanese, prostituta che normalmente "batteva" sulla strada per Broni, alla rotonda di Valle Salimbene. In base alla ricostruzione degli investigatori della squadra Mobile di Pavia, comandata da Francesco Garcea, l'uomo frequentava la ragazza da qualche tempo come cliente. Probabilmente lunedì sera è passato a prenderla alla rotatoria e l'ha accompagnata a casa, dove poi l'ha uccisa a coltellate.