Sannazzaro, battaglia contro l’amianto di Ferrera

Incontro con Bonanni dell’Ona per opporsi all’impianto

IMPEGNO Da sinistra Ezio Bonanni e Davide Fabretti all’incontro che si è svolto sabato sera al teatro Soms di Sannazzaro

IMPEGNO Da sinistra Ezio Bonanni e Davide Fabretti all’incontro che si è svolto sabato sera al teatro Soms di Sannazzaro

Sannazzaro de' Burgondi, 16 gennaio 2017 - «Una nuova speranza per questa nostra battaglia». Il sindaco di Sannazzaro de’ Burgondi, Roberto Zucca, commenta così l’appuntamento organizzato sabato sera da Davide Fabretti dell’Ona (Osservatorio nazionale amianto) che ha riempito il teatro Soms di Sannazzaro. Un corale No al progetto della discarica di cemento-amianto nel confinante territorio di Ferrera Erbognone, alla luce delle preoccupazioni aumentate dopo l’incendio alla vicina raffineria di Sannazzaro di dicembre. Comitato e associazioni, ma anche sindaci, hanno chiesto a Regione Lombardia di rivalutare l’autorizzazione concessa per la realizzazione della discarica, ricevendo però risposte attendistiche riguardo le indagini in corso da parte della Procura. «Ma se c’è un rischio – ha tuonato l’avvocato Ezio Bonanni, presidente Ona – non è accettabile. Non è una polemica politica, è un problema bipartisan». E infatti Bonanni ha lanciato appelli sia alla Regione che al Governo. Con un po’ di tensione con la presente Chiara Scuvera, parlamentare pavese del Pd. «Il Governo ha il potere di decretazione d’urgenza – dice Bonanni – come per Taranto interviene per alzare l’asticella dei valori tollerabili, in questo caso può intervenire per stoppare la discarica».  «La competenza è di Regione Lombardia – replica Scuvera – noi siamo contrari e lo abbiamo dimostrato con gli atti». Un po’ di rassegnazione è trapelata dall’intervento del sindaco di Ferrera, Roberto Sacalbrin: «La discarica non la vogliamo, su questo siamo tutti d’accordo, ma non so se si potrà fare ancora qualcosa». «Di frecce nell’arco ne abbiamo ancora – gli ha risposto l’avvocato Bonanni –. Mi riservo di entrare nel merito con il diretto interessato, ma anticipo solo che il sindaco, in qualità di responsabile della salute pubblica, ha gli strumenti per intervenire. Ogni cittadino che viene coinvolto può presentare ricorso individuale. Noi abbiamo presentato a livello europeo una richiesta di procedura d’infrazione contro la Regione, ma aspettiamo anche dalla Procura di Pavia di sapere l’esito dell’esposto che avevamo presentato 3 anni fa: non risulta sia stato archiviato».