Amianto, killer ancora spietato: nel 2016 il picco di nuovi casi

Portalbera, all’assemblea annuale di Avani le previsioni sul futuro

IN VISTA I protagonisti del calendario destinato a raccogliere fondi

IN VISTA I protagonisti del calendario destinato a raccogliere fondi

Portalbera, 27 novembre 2015 - Tutt0altro che passata. L’emergenza amianto in provincia di Pavia e soprattutto a Broni e dintorni dove funzionava la fabbrica dell’amianto, continua. E’ quanto è emerso nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione Avani (associazione vittime dell’amianto nazionale) presieduta da Silvio Mingrino e tenutasi l’altra sera nella sala del consiglio comunale di Portalbera. Aggiornata, infatti, la previsione anche a livello nazionale: il ‘picco’ di nuovi casi dovrebbe essere nel 2016 (fino a qualche anno fa era indicato il 2015). I primi casi di mesotelioma pleurico provocati dall’amianto erano stati diagnosticati già negli anni ‘80. A partire dal 2017 potrebbe anche esserci una possibile regressione del fenomeno, ma solo nel 2030, forse, si potrà parlare di emergenza superata. I piani di bonifica, seppur con un po’ di lentezza burocratica vanno avanti, ma emerge un nuovo rischio. "Il prossimo pericolo – ha detto Mingrino, citando fonti scientifiche e mediche che collaborano attivamente con l’amianto – è rappresentato dalle coperture logorate in edifici privati da cui uscirebbero dai due ai tre grammi di fibra di amianto, origine della malattia che non perdona, per metro quadrato". Il guaio è che non si conosce, con precisione, la dimensione del problema amianto in ambito privato (case e garage). Ad esempio quando a Stradella, 5 anni fa, hanno provato a fare un censimento su base volontaria è stata interpretata come autodenuncia e ha prodotto di 112 risposte, meno del 1% della popolazione residente.

Una cinquantina i nuovi casi di malati da amianto diagnosticati negli ultimi due anni, con particolare concentrazione a Broni e nei comuni limitrofi ma ci sono casi di asbestosi anche a Voghera (4), Pavia e Vigevano (3) e Mortara (1). Ben lontani, quindi, dalla fabbrica della morte (così chiamata l’ex Fibronit di Broni). L’Avani è in prima fila nell’opera di sensibilizzazione e si moltiplicano le iniziative. "Siamo stati anche a Certosa di Pavia per portare il nostro contributo di conoscenza" ha detto Mingrino. Domenica 29 novembre, nella basilica minore di Broni, ci sarà la solenne funzione religiosa in memoria dei defunti per colpa dell’amianto e sabato 12, il concerto di Natale, al Teatro Carbonetti di Broni, con la partecipazione anche della fanfara dei carabinieri. Intanto è già partita una raccolta fondi per contribuire alla ricerca sul mesotelioma pleurico, grazie a un calendario realizzato e sponsorizzato da sei operatori commerciali di Stradella (pasticceria Civardi, Negligè di Federica Maini, osteria del Giuse, Zazzera Hair team, Eversun di Rossella Biagini e il fotografo, autore degli scatti del calendario, Fausto Lanfranchi). "Un problema che ci tocca tutti. E noi vogliamo che tutti sappiano e contribuiscano per chi ha sofferto e sta soffrendo", ha detto, illustrando l’iniziativa Rossella Biagini, una delle promotrici.