Omicidio Cancelliere, il fratello di Stefania: «Ha massacrato mia sorella. Non saprà cos’è il carcere»

La vittima è stata uccisa dall’ex che da lunedì passerà ai domiciliari, in casa con la madre e non più sorvegliato a vista di Davide Gervasi

L'omicidio di Stefania Cancelliere; nel riquadro l'assassino Roberto Colombo

L'omicidio di Stefania Cancelliere; nel riquadro l'assassino Roberto Colombo

Legnano, 26 luglio 2015 - Trentacinque giorni di carcere. Ventidue mesi di detenzione in una casa di cura psichiatrica a Varazze, in Liguria, costato al Sistema sanitario nazionale ben 164mila euro. E da domani i suoi arresti domiciliari proseguiranno a casa della madre, dove non sarà più controllato a vista 24 ore su 24. Sta scontando così la sua condanna Roberto Colombo, bergamasco di 61 anni, ex primario del reparto di oculistica dell’ospedale di Gravedona (Como). Il 27 giugno 2012 a Legnano ha ucciso a colpi di mattarello la ex compagna 39enne Stefania Cancelliere, di origini molisane. La donna era mamma di tre figli, di cui due avuti durante turbolenta convivenza con Colombo. In appello, il medico-killer è stato condannato a 17 anni e la Cassazione si pronuncerà il 22 settembre.Stefania Cancelliere, 39 anni, uccisa dall’ex compagno per gelosia (Studiosally)

I familiari della vittima sperano in una una condanna esemplare, ma per il momento per loro ci sono solo sconcerto, indignazione, rabbia e paura. «Siamo indignati - dice Livio Cancelliere, fratello della vittima e avvocato -. È ingiusto. Inaccettabile. Vogliamo continuare a credere che denaro e amicizia non possano far leva sulla giustizia, ma la disillusione è profonda. Con il trasferimento nella casa materna, Colombo non sarà più sorvegliato e noi siamo molto preoccupati che possa fare ancora del male».

Sentimenti che i parenti di Stefania hanno espresso anche in una lettera inviata al sostituto procuratore generale del Tribunale di Milano Daniela Meliota. «Alla luce degli atroci fatti di cui è accusato - si legge nella missiva - e della grave violazione commessa nella casa di cura» pubblicando «su Youtube un video (nel quale Colombo cercava di discolparsi, ndr), cos’altro occorre perchè questo assassino possa entrare in un carcere, come qualsiasi altro cittadino? Ora che sarà ai domiciliari dalla madre, ci sentiamo insicuri. Chi può escludere che, adesso, non pensi di evadere? Chi può escludere che non pensi di reiterare l’atto scellerato contro di noi visto che ci ha manifestato tutto il suo odio?». E intanto, oltre che alla denuncia per diffamazione presentata dal fratello della vittima alla Procura di Savona per i contenuti del video, il pm milanese Cristiana Roveda ha aperto un fascicolo sul medico per violazione degli obblighi di assistenza nei confronti dei figli dal momento che, come sostengono i suoi avvocati, «ha esaurito la propria disponibilità economica».