Provincia di Monza e Brianza, tagli da 19 milioni

La manovra chiesta dal Governo pesa più del doppio del previsto: a rischio strade, scuole e trasporti

Il presidente della Provincia di Monza e Brianza Gigi Ponti

Il presidente della Provincia di Monza e Brianza Gigi Ponti

Monza, 10 aprile 2015 - La scure della spending review torna ad abbattersi sulla Provincia, ma nessuno si aspettava un taglio di questa portata: esattamente 19 milioni e 385mila euro, pari al 30 per cento della spesa corrente dell’ente.

Troppo per chiunque, oltre il doppio rispetto alle previsioni. E a testimoniare il fatto che nessuno in via Grigna riesce a credere a questa cifra, ci sono le verifiche di queste ore.

Gli uffici sono al lavoro: obiettivo, capire come è stato possibile arrivare a una cifra destinata a incidere pesantemente, se non a mandare in default, una Provincia con un bilancio di circa 97 milioni di euro.

Gigi Ponti, il presidente che ha ereditato l’ente riformato, dopo avere dovuto fare i conti con la richiesta della legge di Stabilità di dimezzare le spese per il personale, ora dovrà vedersela con il documento di programmazione economica e finanziaria contenuto nella circolare appena diffusa. E parla apertamente di ingiustizia.

"La nostra Provincia è vittima di questi tagli, la cui applicazione genera solo ingiustizia - denuncia -. In queste ore stiamo controllando i calcoli che il Ministero ha fatto per formulare un taglio così pesante per noi. Ciò che è evidente è che gli enti che più si sono sforzati di fare economia e di ridurre le spese negli anni passati, ed è questo il caso della Provincia di Monza e Brianza, si trovano a pagare il conto più salato".

Essendo un ente giovane, nato nel 2009 ed entrato subito in un clima di austerity (oltre ad avere subito tagli fin dalla prima ora, ha anche ereditato un pezzo del debito con lo Stato della Provincia madre milanese, pari a circa 17 milioni di euro), la Provincia di Monza non ha potuto fare grandi spese. Così il taglio del 30 per cento su un budget già ridotto all’osso suona come beffa rispetto a quanti hanno potuto contare in passato su una gestione economica molto più allegra e oggi devono fare i conti su una cifra di partenza molto più consistente.

"Essere virtuosi ormai è diventato un fattore penalizzante. Siamo al paradosso", conclude Ponti, annunciando il rischio di effetti ancora più pesanti sui cittadini, che vedranno una riduzione dei servizi principali, vale a dire strade, scuole e trasporto pubblico.

Mercoledì i presidenti delle Province lombarde si sono riuniti per cercare di correre ai ripari, mentre negli uffici si cerca di far quadrare i conti in tempi brevi. Entro il 30 maggio infatti è fissato il termine per l’approvazione del bilancio di previsione. Riuscire a centrare il risultato in questo momento sembra una missione impossibile.