MONICA GUZZI
Cronaca

"No a un hotel al Mirabellino"

I comitati scrivono a Maroni e ai sindaci di Monza e Milano per chiedere di acquisire la storica villa del Parco che l'Agenzia del Demanio vorrebbe vendere

Il Mirabellino

Il Mirabellino

Monza, 4 aprile 2016 - Una istanza al governatore Maroni e ai sindaci Scanagatti e Pisapia per salvare Villa Mirabellino da un futuro di hotel a cinque stelle.

L'iniziativa porta la firma dei comitati per il Mirabellino, una cordata di associazioni culturali e ambientaliste della zona intenzionate a difendere il ruolo pubblico del monumento e la sua vocazione a polo museale, di ricerca e didattico.

La villa "gemella" del Mirabello, all'interno del parco cintato più grande d'Europa, è stata infatti inserita di nuovo nell'elenco dei beni che l'Agenzia del Demanio intende alienare. Finirebbe così trasformata in un hotel l'unica struttura del Parco rimasta finora in mano al Demanio: voluta dal cardinale Angelo Maria Durini, fu fatta erigere nel 1776 dall'architetto Giulio Galliori per alloggiarvi gli invitati al suo cenacolo letterario.

Contro la trasformazione in hotel l'istanza al presidente della Regione Lombardia e ai primi cittadini dei Comuni di Monza e di Milano "perché intervengano al fine di evitare questa esiziale prospettiva alla Villa duriniana". Come? Acquistandola o facendosela cedere dallo Stato, sostengono i comitati, che invitano gli aministratori locali a presentare all'Agenzia del Demanio "una proposta di acquisizione, anche mediante acquisto".