Nitro: "Nel mio ultimo album le contraddizioni della musica"

Il rapper sarà ospite all'Mtv Stage di via Corsico lunedì 19 ottobre, quando presenterà il suo album "Suicidol" di Francesca Nera

Il rapper Nitro

Il rapper Nitro

Milano, 18 ottobre 2015 - Nasce dalla somma dei termini “Suicidal” e “Idol”. Tradotto: “se muori vali di più”. E’ una delle tante contraddizioni che affollando il mondo della musica e che Nitro ha cercato di illustrare nel suo ultimo album “Suicidol”. Il rapper di casa Machete le ripercorrerà tutte domani sera (lunedì 19) dal palco dell'MTVStreet Stage di via Corsico a Milano. L’appuntamento si inserisce nel fitto calendario dell'MTV Music Week, l’evento gratuito che anticipa gli MTV EMA 2015 in programma al Forum il 25 ottobre.

Con la sua esibizione intrisa di affronti e provocazioni il giovane artista vicentino è pronto a catalizzare l’attenzione del pubblico. E non potrebbe essere diversamente. “Vivere male per scrivere bene”. Così si apre il disco di Nitro. L’eloquente affermazione contenuta nella traccia “The dark side of the mood” avverte fin da subito come il percorso musicale di “Suicidol” sia una personalissima rielaborazione in chiave artistica del malessere: dall’amore tormentato di “Pleasantville” allo sfogo più delirante del brano “Storia di un defunto artista”.

Pochissimo buonumore e nessuna cortesia in un album che non manca di arguti rimandi al lato più oscuro del cinema e della fumettistica. La metrica ineccepibile condita da elaborati virtuosismi, tradisce quell’innata attitudine al freestyle del rapper e si somma a una ricerca inedita delle basi. Le immagini in bianco e nero dei testi sono infatti impreziosite da sonorità che vanno dal più classico dei beat hip hop di “Dead Body” alle inattese chitarre metal di “Twinbeasts”.

Sopra tutte c’è “Pleasantville”, capolavoro intimista prodotto da Low Kidd il cui singolo è uscito in radio venerdì, mentre il video è atteso per settimana prossima. “Questo è l’unico pezzo davvero romantico del disco - ha spiegato Nitro -, anche se c’è la vena decadente che c’era in ‘Margot’, il brano del mio primo disco ‘Danger’. Nella canzone si parla infatti di amore collegandolo alla sofferenza e non di un sentimento spensierato, puro. Non sono capace di scrivere cose felici”.

Per quanto cupe le sue rime viaggiano alla velocità della luce che si tratti di improvvisare o di riversare tutto su di un foglio, proprio come testimonia la genesi di “Sassi e Diamanti”. “Questo brano è nato in una notte - racconta -. Insieme a Low Kidd ci siamo messi sotto e in sei o sette ore abbiamo dato vita a un pezzo scritto di getto, molto spontaneo. Lo abbiamo scelto poi come primo singolo perché è molto orecchiabile ma allo stesso tempo molto sentito”.

Reduce dal fortunato tour estivo Nitro ha dato prova del suo talento anche ieri sera (sabato 16) sul palco del Fabrique dove ha affiancato il collega Fabri Fibra con cui ha realizzato “Ong Bak”. “Ho deciso di fare questo pezzo con Fibra perché a distanza di dieci anni, lui nel 2006 e io nel 2015, abbiamo visto riesplodere il rap dunque parliamo di cos’era prima e cos’è adesso”. Quella di domani sarà l'occasione giusta per ascoltare ancora una volta il flow di Nitro che sarà anticipato sul palco dai Fratelli Quintale, Giaime, Bushwaka e Nerone.

Appuntamento lunedì 19 all'MTVStreet Stage di via Corsico a Milano, a partire dalle 19.

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