Elio: secondary ticketing? E' parassitismo

Il cantante milanese: "All'inizio mi sembrava fantascienza"

Elio interviene al teatro Franco Parenti di Milano (Ansa)

Elio interviene al teatro Franco Parenti di Milano (Ansa)

Milano, 26 gennaio 2017 - "Tecnicamente stiamo parlando di parassitismo. Le zecche che contributo danno all'essere a cui si attaccano? Nessuno. Gli succhiano il sangue, quanto più possono. La differenza con il secondary ticketing è che poi la zecca dà il sangue a qualcun altro, quindi in un certo senso è migliore". Queste le parole di Stefano "Elio Belisari", voce del gruppo Elio e le Storie Tese. Il cantante ha parlato del fenomeno del secondary ticketing, intervenendo nell'ambito di un incontro promosso al Teatro Franco Parenti per dire no al bagarinaggio online. L'iniziativa è stata promossa dalla società di promozione e organizzazione di concerti e spettacoli dal vivo Barley Arts che tramite il suo rappresentante, Claudio Trotta, ha lanciato l'idea di un Osservatorio No Secondary Ticketing (LEGGI) che fra gli altri compiti abbia quello di segnalare alla magistratura i casi di bagarinaggio online.

Per combattere il fenomeno, ha detto Elio, "le petizioni e le iniziative sono belle, però secondo me ci vorrebbe qualcosa di più drastico: bisognerebbe pensare a collari anti-secondary ticketing, come esistono quelli anti-zecca. Altre cose, insomma, che finalmente lo sconfiggano". L'artista ha affermato di aver appreso del fenomeno solo poco tempo fa: "All'inizio mi sembrava fantascienza. Ho provato rabbia, ma alla fine il sentimento principale è un'enorme pena nei confronti di esseri umani che spendono la vita a fottere gli altri. Per cui - ha concluso - voglio fare un appello: persone del secondary ticketing, pentitevi, date un senso alla vita, e ricordatevi che Vincenzo Bellini è morto per colpa di un parassita!".

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