Elezioni comunali, Pisapia: "Balzani, Sala? Decido quando ho l'elenco dei candidati"

L'attuale sindaco ribadisce: "Non mi ricandido per ricambio generazionale"

Giuliano Pisapia intrevistato su Sky Tg24

Giuliano Pisapia intrevistato su Sky Tg24

Milano, 6 dicembre 2015 - Primarie del centrosinistra a Milano. Sabato 5 dicembre, il sindaco Giuliano Pisapia ha proposto come data il 28 febbraio. Oggi, intervistato da Maria Latella su Sky Tg24,  ha spiegato che la sua ipotesi deriva dal fatto che quando si era scelta la data del 7 febbraio si ipotizzavano le amministrative a maggio mentre ora la data dovrebbe essere giugno. Ma che non ha "ancora avuto risposte" dalla coalizione.

Riguardo l'appoggio, l'attuale primo cittadino ha detto che deciderà "quando avrà con certezza l'elenco dei candidati" e ha spiegato che il suo puntare ora sulla vicesindaco Francesca Balzani "è una leggenda metropolitana". "È una vicesindaco stimata - ha aggiunto - e vuole l'unità del centrosinistra ma non ha sciolto le riserve". Rispetto a Giuseppe Sala, ha detto: "Ci ho lavorato insieme ed e' stato un successo. Serve un candidato che prosegua il lavoro fin qui fatto per la citta'. Serve la continuita' del progetto iniziato per la cittaà". Ma non si è dimostrato così sicuro dei risultati dei sondaggi che lo vedono in vantaggio:  "Hanno sbagliato in passato molti calcoli. Nemmeno nel mio caso si pensava che io potessi diventare sindaco di Milano. E poi come si fanno sondaggi se non si conoscono ancora con certezza i candidati?".  Pisapia ha poi sottolineato: "E' vero, sara' una sfida in cui puo' vincere il centrosinistra o il centrodestra". Pero', "la' dove il centrosinistra si e' diviso, il centrodestra ha spesso vinto. Dove il centrosinistra e' stato unito, ha sempre vinto. Credo che questo sia l'impegno" a cui dobbiamo puntare. "Avere un candidato sindaco" capace di "tenere unita l'alleanza che e' stata vincente e che ha governato bene". 

Il sindaco ha poi nuovamente motivato la sua decisione di non ricandidarsi: "Un ricambio generazionale è necessario". E ha ricordato di aver detto "fin dalle primarie del 2010" che non si sarebbe ricandidato dopo il primo mandato. "Il mio ruolo - ha spiegato - era dare una svolta positiva a Milano, più inclusiva, solidale e internazionale, aperta e credo di aver fatto tutto il possibile. Ma soprattutto volevo dare un segnale forte che è necessario anche un ricambio generazionale, che non significa rottamare ma prendere l'esperienza e far crescere tanti giovani», cosa avvenuta, per il sindaco, nella sua giunta. Riguardo il suo ruolo in futuro, ha detto: "Non ho alcuna intenzione di avere ruoli istituzionali. In passato ho rifiutato due volte di fare il ministro della Giustizia ed è una calunnia enorme" che lui abbia chiesto una nomina alla Corte Costituzionale. "Non ho mai chiesto niente a nessuno, è una bufala" ha aggiunto dicendo che fino a fine mandato continuerà a fare il sindaco con tutto il suo impegno e poi deciderà sul futuro. "C'è un problema di coerenza, dignità ed esempio per i giovani". 

Anche se lo statuto del Pd lo prevede, secondo il sindaco di Milano Giuliano Pisapia "è sbagliato" che un segretario del partito sia anche premier "perché se uno fa il presidente del Consiglio non ha la possibilità di seguire i territori. Un segretario di partito deve conoscere perfettamente cosa succede nei territori e dare indicazioni", e questo si è visto a "Napoli e in Liguria". "C'è la mancanza di una persona che rappresenti l'intero partito, maggioranza e minoranza, che abbia capacità di dialogo" ha aggiunto spiegando che ci sono "molte persone che sarebbero in grado" ma senza fare nomi "per non bruciare nessuno". "Però - ha concluso - è un problema importante". 

Poi, si è passati al centrodestra e ai suoi possibili candidati. Il sindaco ha detto di non sapere "cosa faccia Berlusconi. All'ultimo momento ha spesso idee geniali. Al momento non vedo candidati particolarmente unitari o che abbiano grande forza". "Sallusti - ha aggiunto - è in questo momento il più forte. È sicuramente una persona conosciuta però rispetto a Milano, lui fa il giornalista. Gestire una città è una cosa complicatissima, soprattutto in un periodo difficile come questo e ci vogliono veramente le palle".

Pisapia ha poi parlato della Prima della Scala sotto il punto di vista della sicurezza.  "Se non fossi preoccupato su quello che" potrebbe accadere "sarei un irresponsabile". Ma "quello che si doveva fare su Milano e la Scala e' stato fatto". Ora "c'e' anche un nuovo prefetto che conosce benissimo Milano. E quindi "dico ai milanesi e ai turisti: state tranqulli che tutto e' pronto per la sicurezza e per darvi una bellissima prima" alla Scala.

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