Patti Smith e il gotha della musica: ecco i big della Prima della Scala senza autorità

Non ci sarà Mattarella, Renzi in dubbio. Assenti Lissner e Barenboim di NICOLA PALMA

Il sovrintendente della Scala Alexander Pereira

Il sovrintendente della Scala Alexander Pereira

Milano, 3 dicembre 2015 - Sale la febbre per il 7 dicembre. Solo a Milano, però, sembra di capire. Sì, perché da Roma partirà una delegazione piuttosto striminzita per il Palco reale della Scala: ormai certe le assenze del capo dello Stato, Sergio Mattarella e dei presidenti di Senato e Camera, Piero Grasso e Laura Boldrini, tutti impegnati la mattina dell’8 dicembre con l’apertura del Giubileo in piazza San Pietro; e non diamo già per scontata (anche se altamente probabile) l’assenza di Matteo Renzi («Sarebbe bello se venisse...», ha auspicato il sovrintendente Alexander Pereira) solo perché il premier ci ha abituato alle improvvisate dell’ultimo minuto.ATTESA Il sovrintendente della Scala Alexander PereiraPLATEA A sinistra, la leggenda della musica Patti Smith che avrà un posto d’onore per godersi la Prima alla Scala nel segno di Giovanna d’Arco (Newpress)

Se le cose non cambieranno nelle prossime ore, sarà quindi il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, a rappresentare le autorità sul red carpet della Prima; al suo fianco, ci saranno sicuramente il sindaco-presidente Giuliano Pisapia (al suo ultimo 7 dicembre da primo cittadino e presidente della Fondazione) e il governatore (e membro del Cda del Piermarini) Roberto Maroni. Il forfait dei big della politica verrà in parte compensato dalla presenza in platea dei vertici delle più autorevoli istituzioni musicali d’Europa: dal sovrintendente del Musikverein di Vienna Thomas Angyan al direttore generale del Barbican Centre di Londra, dal numero uno della Philharmonie de Paris Laurent Bayle al direttore artistico del Festival di Lucerna Michael Haefliger. Senza dimenticare la star che non t’aspetti, vale a dire Patti Smith: cantante rock e poetessa, arriverà in via Filodrammatici da Parigi, dove parteciperà al concerto-evento «Our best for Paris» organizzato dagli U2 per rendere omaggio alle vittime degli attentati terroristici del 13 novembre. Non si muoverà da Parigi, invece, l’ex sovrintendente Stéphane Lissner, che l’anno scorso si presentò in foyer il 4 per salutare il giovane pubblico dell’Anteprima Under 30. E non ci sarà neppure l’ex direttore musicale Daniel Barenboim, che proprio dodici mesi fa si congedò dalla Scala col Fidelio di Sant’Ambrogio. nicola.palma@ilgiorno.net

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