Bagarre al Pirellone, volano insulti sull'orario dei lavori. Poi l'ok al bilancio 2017

Al limite dello scontro fisico, consiglieri dividono presidente Cattaneo e Buffagni

L'aula del Consiglio regionale della Lombardia

L'aula del Consiglio regionale della Lombardia

Milano, 21 dicembre 2016 - Volano insulti in una lite al limite dello scontro fisico in Consiglio regionale. Motivo del contendere le modalità di prosecuzione dopo le 20 di una seduta dedicata al bilancio. Contrapposti soprattutto il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo e Stefano Buffagni. Fra i due il diverbio è iniziato durante una pausa dei lavori, con un acceso scambio polemico sulla correttezza della situazione. In un reciproco scambio di accuse e insulti i due sono stati divisi all'ultimo da altri consiglieri. La seduta, presente anche il governatore Roberto Maroni, è poi ripresa. Cattaneo ha parlato di "qualche momento un pò alterato di cui mi scuso davanti a tutti". Poi si è riunita la Conferenza dei capigruppo per decidere di concludere i lavori entro mezzanotte.

La discussione si è accesa dopo la riunione fra Cattaneo e i capigruppo consiliari, per decidere le modalità di prosecuzione della sessione di bilancio, dopo le ore 20. Cattaneo ha fatto proseguire i lavori oltre quell'orario di convocazione, in base a un accordo verbale con i capigruppo. Anche perché la sessione di bilancio deve chiudersi al massimo entro la mezzanotte, come da convocazione formale. L'accordo è stato confermato in Aula dai capigruppo del centrodestra, ma non dai Cinque Stelle, spalleggiati anche dal capogruppo del Pd Brambilla, secondo il quale nessuna decisione formale sull'orario di prosecuzione dei lavori era stato preso. A quel punto, Buffagni e gli altri 5 Stelle hanno iniziato a contestare, anche con parole grosse, la conduzione dell'Aula da parte di Cattaneo. È stato durante una successiva sospensione dei lavori, che si è arrivati alla contesa verbale, ben udita anche dalla tribuna stampa.

OK BILANCIO 2017 - In seguito è stato dato il via libera a maggioranza da parte del Consiglio regionale della Lombardia alla manovra di bilancio 2017, composta da bilancio di previsione 2017, pluriennale 2017/2019 e legge di stabilità. Il bilancio 2017 della Regione Lombardia è di 26 miliardi di euro, di cui 18 miliardi e 309,9 milioni sono destinati alla sanità. Tra le novità, vi sono il fondo di garanzia per la Pedemontana (22,5 milioni all'anno per 20 anni a partire dal 2025), la presa in carico da parte della Regione dei servizi per gli studenti disabili (dal prossimo anno scolastico) che prima era delegato alle Province, 150mila euro per i vigili del fuoco volontari, l'estensione delle agevolazioni previste per la 'rottamazione' delle cartelle Equitalia riferite alle ordinanze fiscali emesse dalla Regione e notificate entro il 31 dicembre di quest'anno. Approvata anche la norma che punta a perseguire un assetto «innovativo, evoluto e integrato del sistema di mobilità a livello regionale» e che mira all'integrazione tra treni, autobus e tram.

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