Giardino dei Giusti, alberi per sei donne coraggiose

Il sindaco Giuliano Pisapia: "Figure femminili di diversi paesi, ma accomunate dalla stessa fermezza nel difendere l'idea dell'umanità"

Nuovi nomi di donne al Giardino dei Giusti

Nuovi nomi di donne al Giardino dei Giusti

Milano, 8 marzo 2016 - Sonita Alizadeh, rapper afghana, Halima Bashir, medico in Darfur, Vian Dakhil, deputata irachena, Flavia Agnes, avvocatessa indiana, le "madri coraggio", Felicia Impastato e Azucena Villaflor. Ecco i sei nuovi nomi al Giardino dei Giusti di Milano.  

"Io sento questo giardino come una casa, ma una casa di tutti. Questo è un luogo dove la soluzione dei problemi che affliggono il pianeta sembra possibile. Questo è un luogo di pace, democrazia, speranza e giustizia. L'esempio dei giusti che trova il proprio simbolo in questo giardino ci restituisce fiducia nell'umanità", ha detto il sindaco Giuliano Pisapia. "Gli esempi dei giusti - ha continuato - ci mostrano come sia possibile colmare la distanza tra la teoria e la pratica. Le parole non bastano, poi servono i fatti. Nel mondo si fa un gran parlare delle donne e del ruolo che hanno nello sviluppo in ogni campo e poi troppo spesso il mondo resta a misura di uomo". Per questo motivo è importante "dedicare i nuovi alberi di questo giardino a sei donne di diversi paesi, ma accomunate dalla stessa fermezza nel difendere l'ideale dell'umanità. Sembra incredibile ma è vero che milioni di donne nel mondo sono vittime di violenze. Anche nel nostro Paese talvolta sopravvivono pregiudizi e discriminazioni, persino nel nostro Paese le donne devono subire violenze e prevaricazione quotidiana. Le sei donne oggi ricordate hanno ciascuna un percorso di libertà e giustizia. Sono un esempio di coraggio, hanno agito per difendere la libertà e la vita di altri mettendo a repentaglio la propria. A loro va il nostro affetto e ammirazione. La data dell'8 marzo è l'occasione per affermare il rispetto della donna da ogni forma di violenza". Per questo, ha concluso Pisapia, "accanto ai cippi e agli alberi oggi questo è il nostro ramoscello di mimosa".

GENTIOLONI: "GIARDINO DEI GIUSTI ALL'AMBASCIATA DI TUNISI" - "Il ministero degli Esteri ospiterà presto un Giardino dei Giusti all'interno dell'ambasciata italiana a Tunisi, che ha raccolto con entusiasmo e attiva partecipazione la proposta". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni inviando un messaggio alla cerimonia di dedica di nuovi alberi a sei 'Giuste', nel Giardino dei Giusti di Montestelle, Milano, cui ha partecipato il sindaco Giuliano Pisapia. "Abbiamo pensato alla Tunisia in quanto luogo particolarmente simbolico e paese cruciale nel cuore del Mediterraneo", ha sottolineato Gentiloni nel messaggio esprimendo il suo «apprezzamento per questa iniziativa, che nasce allo scopo di ricordare coloro che, spesso in solitudine, si sono opposti e si oppongono ai genocidi e ai crimini contro l'umanità ovunque siano perpetrati". "In Italia, doverosamente, dedichiamo molta memoria alle pagine più buie del passato ma siamo consapevoli che la coscienza dei mali che abbiamo alle spalle non ci rende sempre automaticamente immuni a quelli del presente», ha detto ancora il capo della diplomazia italiana. "Ecco perché è fondamentale esercitare anche una memoria del bene e ricordare chi, nel mentre dei crimini venivano commessi, ha saputo riconoscerli e contrastarli. L'esempio dei 'Giusti' ci responsabilizza e ci chiama ad agire il bene possibile nei nostri giorni. "Mi preme perciò - ha concluso Gentiloni - esprimere un saluto e un ringraziamento ai presenti e in particolare alle 'Giustè Halima Bashir, Vian Dakhil, Sonita Alizadeh, Flavia Agnes, Azucena Villaflor e Felicia Impastato alle quali oggi saranno dedicati gli alberi di questo parco, con l'auspicio che questi luoghi di buone memorie, che ci spronano e ci ispirano, continuino a moltiplicarsi, come già sta accadendo, in Italia e nel mondo".

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