Guerriglia a Milano, Maroni: "Faremo causa ai centri sociali"

Riguardo le dimissioni del ministro Alfano: "Sono state chieste, io mi sarei comportato diversamente, avrei sospeso Schengen per 15 giorni" FOTO - Il corteo No Expo / Le prime tensioni / Vetrine imbrattate /Tensioni con la polizia / Auto e negozi in fiamme / Devastazioni in città / I milanesi ripuliscono la città / Materiale sequestrato durante il corteo VIDEO - La guerriglia / I danni

Roberto Maroni

Roberto Maroni

Milano, 3 maggio 2015 - Dopo la guerriglia a Milano, l'1° maggio, il presidente della Regione Lombardia torna sull'argomento, riferendosi in modo particolare ai Black Block che, durante la 'No Expo May Day'  hanno devastato una parte del centro della città, da via De Amicis a piazza Virgilio: "Naturalmente, quelli che hanno provocato i danni dovranno pagare. Pero' non possiamo costringere i cittadini milanesi a fare causa ai centri sociali. Lo faremo noi come Regione". "Il rammarico e' che quando la Lega ha fatto la manifestazione a Roma ha dovuto pagare una cauzione, fideiussione per i danni e qui non e' stato fatta la stessa cosa, con questi delinquenti", continua il presidente lombardo e auspica che "non succeda piu' quello che e' successo e il ministero dell'Interno e la Prefettura" di Milano, "in particolare, sappiano prevenire azioni vandaliche a cui, purtroppo, abbiamo dovuto assistere", sottolinea. Maroni ricorda che "pur non avendo nessun obbligo di farlo ho istituito un Fondo di 1,5 milioni di euro per risarcire i danni ai cittadini, di chi ha visto l'auto bruciata e di chi ha avuto i negozi e le vetrine infrante".

Il presidente della Regione aggiunge:  "La questura di Milano ha fatto bene, ma erano le direttive da Roma che erano sbagliate, l'errore viene da Roma e non bisognava farli camminare così per Milano". Riguardo il ministro Angelino Alfano: "Le dimissioni chieste da Salvini? Sono state chieste, valuterà la politica. Io da governatore ho solo rammarico. Impariamo la lezione e impediamo che le stesse cose si ripetano in futuro". E ancora: " Se fossi stato io ministro dell' interno al posto di Alfano avrei fatto tre cose: avrei sospeso l'area Schengen 15 giorni fa per evitare gli arrivi di persone che vengono in manifestazione solo a spaccare le teste e le vetrine. Poi avrei imposto una cauzione, una fideiussione come è stato fatto per la Lega a Roma e avrei evitato di fare entrare il corteo in centro. Avrei mandato i manifestanti in qualche campo di periferia sapendo che sono dei violenti". 

 

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