NoExpo, dopo la guerriglia vertice sindaco-assessori. "Il Comune risarcirà i danni a negozi e auto"

Intanto il web prepara l'evento "Nessuno tocchi Milano", per ripulire la città dalle devastazioni compiute dai black bloc di Giambattista Anastasio

Auto incendiata negli scontri a Milano

Auto incendiata negli scontri a Milano

Milano, 2 maggio 2015 - Il Comune provvederà a stanziare fondi straordinari per risarcire, in tutto o in parte, gli esercenti e i cittadini dei danni provocati ai negozi e alle auto dalla follia devastatrice delle frange antagoniste più esagitate nel corso del corteo dei «No Expo». E contro di esse si costituirà parte civile. La decisione è stata presa già ieri sera, a poche ore di distanza dai disordini che hanno seminato il panico nel centro città, dal sindaco Giuliano Pisapia e dai suoi assessori nel corso di un vertice a Palazzo Marino al quale lo stesso primo cittadino ha partecipato tra un atto e l’altro della Turandot, nel frattempo in scena al teatro La Scala.

«Vogliamo dare ai milanesi una risposta immediata» spiega l’assessore comunale al Welfare, Pierfrancesco Majorino, presente al summit con Pisapia insieme alla vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, a Marco Granelli (Sicurezza) e Pierfrancesco Maran (Trasporti). «Il modello – spiega proprio Maran – è quello già sperimentato e collaudato in seguito alle esondazioni del Seveso». Tradotto: il Comune provvederà ad aprire uno sportello, on line o fisico, al quale negozianti e cittadini potranno inviare la loro lista dei danni, che dovrà essere adeguatamente certificata, quindi ci sarà una fase di analisi di tali richieste e poi la liquidazione del contributo, parziale o totale. L’entità dello stanziamento straordinario è ancora da definire, così come la conta dei danni. La furia dei black bloc, comunque, si è rivolta principalmente contro vetrine e automobili in sosta.

La giunta comunale insieme al Pd milanese lancia poi l’appuntamento «Nessuno tocchi Milano», in programma per domani. L’idea è riunire i milanesi nelle vie ieri sconvolte dai teppisti per veicolare un messaggio di ribellione nei confronti dei violenti ma anche per provvedere, rimboccate le maniche, a ripulire e risistemare tali vie. «Attraverso i social network stiamo ricevendo decine e decine di messaggi di milanesi che vogliono contribuire concretamente a sanare le ferite provocate alla città durante il corteo – fa sapere Maran –. Li chiamiamo tutti a raccolta».

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