Vi sveliamo i segreti di MilanLab, Tognaccini: "Con Montella l’intesa è perfetta"

Parla il responsabile. Tanti trionfi con Ancelotti, Allegri invece era meno coinvolto

Milan: Montella, mio Natale più bello

Milan: Montella, mio Natale più bello

Milano, 20 gennaio 2017 - «Migliorare le prestazioni degli atleti». Con questa funzione, ordinata da Adriano Galliani, MilanLab è tornato al centro della Galassia Milan. Da segreto di Pulcinella nelle vittorie del ciclo di Ancelotti - che si affidava completamente ai suggerimenti -, era finito un po’ nel dimenticatoio con Allegri ma invece è stato ripreso con costrutto nelle ultime stagioni, soprattutto con Montella che alle spalle ha un background in Scienze Motorie. «Non è stato un problema di disponibilità degli allenatori - ammette Daniele Tognaccini, responsabile di MilanLab che ha aperto in esclusiva a Il Giorno le porte della struttura -. Visto che con Ancelotti funzionava quello che facevamo, non ci siamo evoluti e siamo rimasti fermi, soprattutto tecnologicamente. Ma nel 2013 ho chiesto di poter fare ripartire questo progetto e ora siamo molto soddisfatti, diamo un bel supporto a chi deve prendere le decisioni».

MilanLab custodisce gelosamente oltre 2 milioni di dati, il più grande database del mondo sportivo. Che ha incuriosito grandi aziende come Microsoft e altri top club come Manchester United, Chelsea e Boca Juniors nel calcio, San Antonio Spurs, Miami Heat nella Nba, Miami Dolphins nella Nfl e la McLaren che vorrebbero copiarne la metodologia. Ogni giocatore del Milan è stato infatti accuratamente mappato con diversi test: alcuni - come quello genetico o quello sui tratti psicologici - fatti solo una volta, altri a cadenza giornaliera. Ogni giocatore, prima dell’allenamento, viene sottoposto al daily (nove esercizi che si completano in appena cinque minuti) che servono a valutare eventuali incongruenze con lo stato d’essere della persona e che possono far suonare un campanello d’allarme sulla possibilità di infortunio.

MilanLab infatti serve a stabilire chi è una persona, cosa rappresenta la sua unicità, non se questa si senta bene o male. Abbiamo potuto osservare ci sono alcuni esercizi che vengono svolti dagli atleti. Uno dei segreti più interessanti è certamente quello di “allenare” l’apparato vestibolare e le entrate somatosensoriali per migliorare la coordinazione e la capacità di reazione ad un evento non prevedibile (come, ad esempio, il semplice intervento di un avversario). Il più spettacolare tra questi esercizi sembra uscito direttamente da ‘Guerre Stellari’: il giocatore viene piazzato all’interno di un macchinario che si muove a 360 gradi e deve centrare con un laser il bersaglio. Notevole anche il miglioramento dei riflessi, toccando led luminosi su una parete: da bradipi a ninja nel giro di tre mesi. L’esempio più lampante di cosa viene fatto all’interno di MilanLab è il gioiellino Manuel Locatelli: promosso in prima squadra nel febbraio del 2015 in un anno ha guadagnato circa il 20% della mobilità, correggendogli il modo di correre. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro