Milan, corsa a quattro per il 75%. Mr Bee favorito sui cinesi

A fine aprile il consiglio d’amministrazione che deciderà il futuro societario. Il Milan è valutato un miliardo secco, a cui però va tolta l'esposizione debitoria della società, circa 250 milioni Lu. Guaz.

Bee Taechaubol, Richard Lee, Zong Qinghou, Wang Jianlin

Bee Taechaubol, Richard Lee, Zong Qinghou, Wang Jianlin

Milano, 5 aprile 2015 - L’ariete Bee Taechaubol in vantaggio in corsia 1. Seguito a ruota da Richard Lee - e la sua cordata di imprenditori -, Wang Jianlin - interessato a costruire il nuovo stadio - e Zong Qinghou - 86esimo uomo più ricco del mondo con le sue bibite energetiche al ginseng. Il futuro societario del Milan non è e non può essere definito oggi: ma al comando del plotone che insegue le quote rossonere c’è un uomo solo. Anzi, un fondo. Perchè Mr. Bee, per comprare il Milan, non può fare tutto da solo.

Non ha un impero per sostenere l’acquisto e i costi di gestione del club e quindi ha agglomerato un nucleo di ricchi uomini d’affari orientali per rilevare il club: l’accordo di massima è già stato siglato mesi fa dopo un meeting a Villa San Martino; il 30% delle quote subito per 250 milioni con l’opzione di arrivare fino al 51%, ovvero la maggioranza, nel giro di tre anni. Ma c’è chi giura che, vista la concorrenza agguerrita, il fondo sarebbe disposto ad aumentare l’offerta per la maggioranza subito (a 400 milioni) e l’opzione per il 75% nello stesso arco di tempo.

I calcoli sono presto fatti: il Milan è valutato un miliardo di euro secco dalla famiglia Berlusconi. Cifra a cui va però sottratta l’esposizione debitoria del club: circa 250 milioni (144 con le banche, 100 con “altri finanziatori“). Il fondo di Mr. Bee è già arrivato alla “due diligence“: ovvero il Milan ha permesso di spulciare nei bilanci per controllare la veridicità dei conti presentati agli azionisti. Ma non è escluso che gli altri possano recuperare tempo a suon di rilancio dopo Pasqua.

Le date da segnarsi in agenda sono quelle del 28 e del 30 aprile, giorni in cui che si terranno le due convocazioni del Consiglio di Amministrazione del club. Qui verrà approvato il bilancio (con un rosso stimato in 50 milioni) e discusse le offerte arrivate tra i membri del Cda. A giugno (il 31 maggio ci sono le elezioni amministrative e Berlusconi non vuole perdere consensi) verrà deciso tutto e si scoprirà chi sarà il nuovo socio del club. Il marchio Milan in Oriente piace molto: in Cina è stato vinto l’ultimo titolo (Supercoppa Italiana, 6 agosto 2011 contro l’Inter) e dalla Cina è arrivata l’ultima grossa sponsorizzazione al club (Huawei, colosso della telefonia). Dopo 28 trofei in 29 anni e 650 milioni di euro spesi di tasca propria Silvio Berlusconi lascia il passo e si piega alle esigenze del mercato a favore delle economie emergenti.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro