Coppia dell'acido, venerdì Martina vedrà il figlio in carcere

La ragazza incontrerà il piccolo, per la prima volta da quando ha lasciato la clinica Mangiagalli, in un apposito spazio a San Vittore. Oltre ai nonni, decine di famiglie hanno chiesto di adottare il piccolo

Martina Levato

Martina Levato

Milano, 25 agosto 2015 - Martina Levato incontrerà venerdì 28 agosto per la prima volta in carcere il figlio nato dalla sua relazione con Alexander Boettcher. In un apposito spazio a San Vittore, la studentessa condannata a 14 anni di carcere per un’aggressione con l’acido, potrà rivedere il piccolo che è ospite in una struttura per minori dopo la decisione dei giudici del Tribunale dei Minori di separare mamma e figlio.  

Secondo quanto stabilito dai servizi sociali del Comune di Milano, incaricati dal Tribunale per i minorenni di "regolare" i rapporti tra la madre, il padre, i nonni e il bimbo nato a Ferragosto, Martina Levato potrà vedere suo figlio una volta a settimana fino al 30 settembre. Entro quella data, infatti, gli stessi servizi sociali (il sindaco di Milano Giuliano Pisapia è "tutore provvisorio" del bambino) dovranno stilare una relazione sul nucleo familiare all'interno del procedimento di adottabilità aperto dai giudici. Martina, assistita dai legali Stefano De Cesare, Daniele Barelli e Laura Cossar, potrà incontrare il bimbo in carcere per circa un'ora alla presenza di un educatore, di un assistente sociale e di uno psicologo. Le tre figure saranno presenti anche a tutti gli incontri tra i nonni materni e il bimbo, incontri che potranno avvenire due-tre volte a settimana per una quarantina di minuti (fino al 30 settembre) e in un luogo vicino alla casa famiglia dove è stato collocato il minore. I rapporti tra il piccolo e il padre, Alexander Boettcheranche lui condannato a 14 anni per lesioni gravissime, e la nonna paterna dovrebbero essere regolati con le stesse modalità anche se si attende ancora il completamento della procedura di riconoscimento del bimbo da parte del genitore. Oltre ai nonni, decine di famiglie hanno chiesto di adottare il bimbo nato a Ferragosto nella clinica Mangiagalli. 

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