Malpensa supera l'addio di Alitalia: è merito dei turisti arrivati per Expo

Pietro Modiano, presidente di Sea: "Siamo in partita. La fase di difesa è finita, ora l’aeroporto sta iniziando ad esprimere il suo potenziale" di Giambattista Anastasio

Il 20% dei viaggiatori in arrivo a Milano ha visitato Expo

Il 20% dei viaggiatori in arrivo a Milano ha visitato Expo

MIlano, 31 luglio 2015 - Malpensa ha definitivamente superato il trauma dell’addio di Alitalia. «Siamo in partita – scandisce Pietro Modiano, presidente di Sea –. La fase di difesa è finita, ora l’aeroporto sta iniziando ad esprimere il suo potenziale». Una svolta che arriva nei mesi dell’Expo e 8 anni da quando Alitalia nel 2007 decise di eleggere Fiumicino a suo hub. Una svolta certificata da Clas sulla base dell’«indice di accessibilità intercontinentale» messo a punto dall’Università Bocconi con Unioncamere Lombardia che misura quanto un aeroporto è collegato al resto del mondo. Detto in numeri: la Malpensa versione 2015 vanta un indice del 32.7 (il massimo è 100), proprio come nel 2007. L’ascesa è stata costante: nell’inverno del 2012 l’indice era del 21.4, nell’estate 2013 era pari a 26.9. Un risultato che pone lo scalo al decimo posto dietro Londra, Parigi, Francoforte, Amsterdam, Istanbul, Monaco, Roma, Zurigo e Madrid. E al primo nella classifica riservata solo agli scali non hub, davanti a Vienna, Helsinki e Copenhagen. «L’obiettivo – dice Modiano – è eguagliare Monaco».

Per comprendere l’entità della svolta, è meglio fare un passo indietro. Fino al 2007 la presenza di Alitalia aveva consentito a Malpensa di fare da hub perché il vettore aveva qui concentrato i suoi voli. Una scelta che consentiva allo scalo di attirare i passeggeri diretti verso altri continenti. «Milano – spiega Roberto Zucchetti, partner del Gruppo Clas – fino ad allora ha goduto di un network rafforzato rispetto alla sua sola forza d’attrazione». Poi il colpo: «Con l’addio di Alitalia, abbiamo perso 7,5 milioni di transiti» ricostruisce Modiano. Ora quei passeggeri si stanno via via recuperando. Come? Il vuoto lasciato da Alitalia è stato colmato soprattutto grazie ad Easyjet. Otto anni fa la compagnia tricolore deteneva il 46,8% del traffico, oggi a far la parte del leone è invece il vettore olandese col 35%, quindi Emirates col 5,1% e Lufthansa col 4,5%.

Andando ai numeri spiccioli: alla fine del 2014 Malpensa ha fatto segnare circa 18 milioni di passeggeri, il sistema aeroportuale lombardo, se si sommano anche Linate e Orio al Serio, vale circa 35 milioni di passeggeri. «Il potenziale di Malpensa – fa sapere ancora Modiano – è di ulteriori 1,5 milioni di passeggeri che possono essere conquistati». L’Expo sta avendo un effetto traino: «A maggio e giugno abbiamo avuto nei nostri aeroporti 5 milioni di passeggeri e il 20% avea in programma una visita ad Expo». Bene anche luglio, con più 6% di traffico rispetto a luglio 2014. «Continua a pesare la mancanza di un collegamento diretto con l’alta velocità ferroviaria», sottolinea Modiano. Cresce il traffico merci allo scalo varesino «In questo territorio - Conclude Modiano - c’è un potenziale gigantesco, le compagnie dovrebbero avere più coraggio e investire di più su Malpensa».

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