Il Papa chiama, il Leoncavallo risponde: incontro in Vaticano

Il portavoce dello storico centro sociale di Milano: «Un onore, Francesco è una calamita» di Giambattista Anastasio

8) Centro Sociale Leoncavallo

MILANO ARCHIVO - WRITERS AL LEONCAVALLO TAVOLA ROTONDA SU 'CAMPAGNE ANTI GRAFFITI FOTO NEWPRESS.

Milano, 28 ottobre 2014 - L'ennesimo miracolo di Papa Francesco, l’ennesima prova che il Leoncavallo, dopo 39 anni vissuti pericolosamente tra barricate, occupazioni abusive, scontri con forze dell’ordine e istituzioni, non è più quello delle origini. Due svolte distinte ma tutt’altro che distanti. Due curve che condurranno ad uno storico incontro: stamattina «Le mamme del Leoncavallo», l’associazione che da sempre è l’anima del centro sociale più noto e fracassone d’Italia, saranno ricevute in Vaticano proprio da Bergoglio.

Non un'udienza privata. Al fianco della delegazione di via Watteau ci saranno, infatti, i rappresentanti di centinaia di movimenti popolari, molti dei quali sudamericani, quasi tutti nati in occasione del primo grande social forum, quello che nel 2001 a Porto Alegre, in Brasile, elaborò il primo manifesto contro gli effetti distorti della globalizzazione. Movimenti che uniscono lavoratori precari e braccianti agricoli, indigeni e migranti. A volere l’assise è stato proprio Bergoglio, attraverso il «Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace». Il Papa chiama, il Leoncavallo risponde. Fatto senza precedenti: mai i militanti leoncavallini avevano varcato la soglia di San Pietro.

«L’onore è tutto nostro – premette Daniele Farina, storico portavoce del Leonka e ora deputato di Sel –, ma per favore niente sensazionalismi: questo Papa ha impresso una svolta alla Chiesa, ha una sensibilità diversa nei confronti degli ultimi». Nel corso dell’incontro si parlerà della necessità di dare diritti a chi ancora non li ha, dai migranti a chi stenta a trovare di che vivere, «temi sui quali il Leoncavallo e i movimenti di Porto Alegre sono in prima linea non da oggi». Un dialogo possibile tra sensibilità d’improvviso vicine. «Papa Francesco – conclude Farina – è attento ai problemi dell’America Latina e del Sud del mondo anche per ovvie ragioni. E ha aperto a questi mondi. È una calamita». E pensare che solo ad agosto, a Milano, l’opposizione di centrodestra fu pronta a promettere di trasformare l’aula del Consiglio comunale in un Vietnam non appena fosse approdata sui banchi la delibera con la quale la Giunta guidata da Giuliano Pisapia intende mettere in regola il centro sociale. Nulla rimane mai uguale a se stesso. Pregiudizi esclusi.

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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