Teatro Scala, accordo sul nuovo contratto di lavoro: niente sciopero

Traguardo raggiunto dopo mesi di trattative e la proclamazione dello stato di agitazione da parte della Cgil

Una veduta esterna del Teatro alla Scala (Ansa)

Una veduta esterna del Teatro alla Scala (Ansa)

Milano, 3 maggio 2016 - Riunione fra i vertici della Scala e Cgil, Cisl, Uil e Fials: alla fine arriva l'intesa per un nuovo contratto di lavoro per i dipendenti del teatro. Un traguardo raggiunto dopo mesi di trattative e la proclamazione dello stato di agitazione da parte della Cgil che minacciava uno sciopero sulla seconda recita della Fanciulla del west. Ora il contratto andrà al cda di mercoledì mattina e poi sarà mandato al ministero dei Beni culturali, dell'Economia e alla Corte dei Conti per il via libera entro 30 giorni (altrimenti vale il silenzio assenso).

Fra le novità dell'accordo, metà del premio di risultato variabile, che vale circa 2 milioni di euro, sarà versato in futuro indipendentemente dal pareggio di bilancio. Ci sarà un una tantum a chiusura del contratto precedente che vale 750mila euro, e un anticipo sul futuro di 1 milione 250 mila euro che doveva essere versato nel 2017 ma su richiesta in particolare di Uil, Cisl e Fials arriverà invece entro il 30 settembre. Questo primo contratto Scala avrà comunque vita breve, dato che scadrà il 31 dicembre di quest'anno. Poi partirà la discussione sul nuovo contratto Scala 2.0 adeguato alle nuove esigenze: ad esempio alla cessione dei diritti per lo streaming via internet.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro