Mercato Inter, Tourè e Candreva i primi colpi di Suning

Il cinese Zhang Jindong, futuro proprietario del club, accontenterà Mancini con un mercato super. Intanto, in attesa della firma di Banega, ieri è arrivato Erkin di MATTIA TODISCO

Inter: Suning "Pronti a investire"

Inter: Suning "Pronti a investire"

Milano, 2 giugno 2016 - Come si conviene ad ogni ingresso in casa d’altri, gli investitori cinesi in procinto di acquistare l’Inter vogliono portare in dote un regalo. Bussando alla porta dei tifosi, sapendo che di qui a breve il club diventerà a tutti gli effetti una branca dell’universo Suning, il futuro socio di maggioranza Zhang Jindong si sta preparando per un mercato all’altezza della storia nerazzurra. Da qui a fine mese si lavorerà alacremente (già nel fine settimana Thohir sarà a Nanchino con i più stretti collaboratori) per definire l’acquisto del 70% del club, sistemando la bozza di accordo che comprende la permanenza di Thohir in qualità di presidente e l’uscita di scena definitiva di Massimo Moratti. In seguito ai dirigenti, che dovrebbero restare sostanzialmente gli stessi, verrà dato mandato di assecondare Roberto Mancini nei suoi desiderata.

A partire dal primo della lista in entrata, Yaya Touré, che il tecnico (martedì e ieri ripetutamente a colloquio con i vertici societari in un incontro nel quale ha ricevuto rassicurazioni sul suo futuro e quello del club) insegue da un anno e mezzo per portarlo a Milano. Si tratta di un’operazione che va costruita da cima a fondo, con il Manchester City e il giocatore. Un acquisto fino a qualche giorno fa non contemplabile tra le ipotesi, se non con una corposa rinuncia economica da parte del centrocampista ivoriano. Se Touré è il traguardo primario, il secondo ha il nome di Antonio Candreva, il terzo quello di Jeffrey Bruma e ci sarebbe da aggiungere un forte esterno basso a destra (Ansaldi?). A sinistra è stato ufficializzato ieri l’ingaggio a parametro zero di Caner Erkin, in scadenza con il Fenerbahce e pronto ad affrontare gli Europei con la Turchia. Nei prossimi giorni toccherà probabilmente a Ever Banega

Zhang Jindong, presidente che con lo Jiangsu ha portato a gennaio Alex Teixeira e Ramires in Cina per complessivi 78 milioni, ha tutta l’intenzione di dare un’immagine di grandeur in Europa attraverso uno dei motori più importanti: il calcio. Non è escluso che si lavori per una sponsorizzazione con l’azienda di cui Zhang è massimo dirigente, così come si cercherà di innalzare sensibilmente il fatturato attraverso le conoscenze che i nuovi proprietari hanno in Asia.

Questo potrebbe consentire non solo di trattenere i giocatori più importanti (Handanovic e Brozovic su tutti, ma il secondo potrebbe partire lo stesso perché ha una valutazione che permetterebbe una corposa plusvalenza), ma anche di acquistare quei due o tre elementi che Mancini ritiene indispensabili per lanciare subito la corsa al titolo. A spingere Zhang è soprattutto il governo centrale di Pechino. I cinesi vogliono il Mondiale del centenario, nel 2030. Sanno che non possono limitarsi a spendere e spandere in un torneo nazionale che non ha molto appeal al di fuori dei propri confini. Serve sfondare nel Vecchio Continente, con squadre che abbiano una storia alle spalle idonea a poter vincere subito. L’Inter riassume bene quel che stavano cercando.

 

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