Funerali di Elio Fiorucci, don Mazzi: "I suoi angeli ridipingano Milano" FOTO

La salma sarà tumulata a Sueglio, piccolo comune del lecchese dove nacque sua madre. I City Angels glid edicheranno un gardne centro d'accoglienza. Ed è partita una petizione per dare il suo nome alla Galleria Passarella, dove lo stilista aveva il negozio FOTO - I funerali di Fiorucci / Gli amici vip dello stilista

Il funerale di Elio Fiorucci (nel riquadro), nella basilica di San Carlo a Milano

Il funerale di Elio Fiorucci (nel riquadro), nella basilica di San Carlo a Milano

Milano, 22 luglio 2015 - Ultimo saluto ad Elio FiorucciE' arrivato questa mattina, poco prima delle 11, nella Chiesa di San Carlo a Milano, il feretro dello stilista di cui sono in corso i funerali, celebrati da don Antonio Mazzi. In molti, nonostante il caldo torrido, hanno voluto rendergli omaggio, proprio di fronte al suo negozio storico e per salutare i familiari: i fratelli, le figlie (due presenti, la terza rimasta a casa perché incinta).  Tra le persone che hanno accolto la bara, al suo ingresso, anche il fotografo Oliviero Toscani. Alla cerimonia hanno preso parte anche il giornalista Mario Luzzatto Fegiz, entrato in chiesa poco prima dell'arrivo della bara, e la showgirl Jo Squillo. Presenti fra gli altri anche l'editore Urbano Cairo, gli stilisti Carla Boni, Raffaella Curiel, oltre a Carlo ed Ennio Capasa, Giuseppe Modenese, Afef e Massimo Moratti con la moglie Milly (FOTO).

DON MAZZI: "MILANO TORNI A VOLARE COME I TUOI ANGELI" - "Caro Elio, sono contento di essere qui con te proprio in questo momento, che ci sia la chiesa piena, in qualche maniera per compensare la solitudine nella quale sei morto. Sono anche convinto che gli angioletti che erano e che sono ancora sulle magliette che hai inventato ti abbiano già portato nel posto giusto ed è per quello che sono e che siamo qui" ha detto don Mazzi all'inizio della messa. "Vorrei che questa non fosse una cerimonia ma uno di tanti incontri che abbiamo avuto insieme" ha esordito il sacerdote, che poi ha ricordato i primi momenti di conoscenza con lo stilista, quando in città "c'era tanto dolore, sofferenza e rabbia" e ha letto una poesia di Alda Merini che parla degli angeli. "Milano ha bisogno degli angeli delle magliette di Elio, che si stacchino per volare e dipingere questa città diventata artificiale, svuotata dei colori e orfana di quel palcoscenico che qui a san Babila aiutava ciascuno di noi a raccontare quelle storie che non eravamo capaci di raccontarci" ha detto. Il ricordo va agli anni Ottanta, quando lui stesso andava in quella chiesa di san Carlo a confessarsi da David Maria Turoldo": "Andavo a piangere e urlare per me e poi fuori andavo di là e vedevo questo villaggio straordinario, non era un negozio - ha detto dello storico spazio in Galleria Passarella - e lì ero bambino, da una parte la sofferenza dall'altra la gioia, per me questo angolo è straordinario e che oggi mi sia accaduto di dire la messa per Elio proprio qui dove ho pianto, perchè non riuscivo a salvare nessuno, e là sorridevo".  Elio Fiorucci per don Mazzi era un poeta straordinario che "prendeva degli stracci e li faceva diventare un capolavoro": "Credo che Milano abbia bisogno che qualcuno ancora con 4 stracci la faccia cantare questa città, le dia un colore, un cuore e un'anima. Vorrei ricordarlo così, vorrei che fuori da questa porta chi conosce Milano capisca che ha bisogno di poco, di un po' di memoria, tenerezza e colore e forse quello che diceva David Maria Turoldo 'nei conventi ci vorrebbero meno profeti e più poeti. Forse anche in questa città ci vorrebbero meno politici, manager, personaggi e più poesia e di sogno" ha concluso don Mazzi.

SEPOLTURA A SUEGLIO - Riposerà nel cimitero di San Martino Mont'Introzzo, a Sueglio, sulle montagne della provincia di Lecco, lo stilista Elio Fiorucci, morto lunedì nella sua abitazione. Dopo il funerale, oggi a Milano, la salma verrà trasferita nel piccolo comune lecchese dove nacque sua madre Argentina Bonazzola. Appena poteva, Fiorucci tornava a Sueglio, dove aveva una casa, appena fuori paese, e in molti avevano avuto modo di conoscerlo. Il feretro verrà messo in un loculo provvisorio in attesa di essere messo accanto alla tomba che già ospita le spoglie della mamma, del papà e della nonna materna. 

PROPOSTE PER RICORDARLO - Subito sono giunte le proposte per ricordarlo. Mario Furlan, dei City Angels, ha annunciato che il centro di accoglienza più grande d'ora in poi si chiamerà Casa Fiorucci e su Change.org è stata organizzata una petizione perché la Galleria Passarella, dove lui aveva il negozio, si chiami Galleria Fiorucci. Un'ipotesi di cui ha detto che si farà portavoce Francesca Balzani, il vicesindaco presente per il Comune con la fascia tricolore.   "Io credo che sia una città in cui i poeti vanno scoperti, però certo ha ragione don Mazzi nel dire che ci vuole un grande riconoscimento verso chi ha dato tanto. E' stata anche molto bella la poesia di Alda Merini che don Mazzi ha giustamente rappresentato", ha dettoì Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare. "Vedremo che tipo di cose si potranno fare, a me piace come idea dobbiamo trovare un luogo fisico", ha concluso  riferendosi al fatto di poter dedicare un luogo della città alla memoria di Fiorucci.

I MESSAGGI - La scomparsa dello stilista, padre della moda pop, ha scosso il mondo del fashion, a partire dal gruppo Ovs-Coin che distribuiva la linea "love therapy": "Elio ti vogliamo bene" si legge in rosa shocking a tutta pagina sul Corriere della Sera, a firma dell'amministratore delegato del gruppo Stefano Beraldo. Nella pagina dei necrologi il saluto di Tronchetti e Afef, di Gianmarco e Letizia Moratti, del fratello Massimo, degli eredi Missoni, di Laura Biagiotti, dei Benetton, Scervino, di Pollini, di Carla Sozzani e della redazione di Vogue, solo per citarne alcuni. Nell'ultima pagina del dorso di Milano, poi, ancora un saluto a tutta pagina a firma di Pietro N. con gli storici angioletti, simbolo del marchio Fiorucci: "Caro Elio - si legge - ci hai sorpreso ancora una volta e forse conoscendoti, non sarà l'ultima. Di certo stai volando in un posto a te famigliare in compagnia di tanti amici. Con affetto e stima".

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