Expo a rischio black bloc, Sala lancia l’allarme rosso: preoccupato per gli scontri

Antagonisti in piazza il 30 aprile e il 1° maggio. Il tam tam dei black bloc italiani ed europei recita ormai da settimane: «Trasformeremo l’inaugurazione dell’Expo in un altro G8 di Genova» di Massimiliano Mingoia

Giuseppe Sala

Giuseppe Sala

Milano, 27 aprile 2015 -  «Un po' di preoccupazione c’è». Il commissario unico di Expo Spa Giuseppe Sala teme che il 1° maggio, la data dell’inaugurazione dell’evento espositivo, possa trasformarsi in un giorno di scontri tra forze dell’ordine e antagonisti. Il tam tam dei black bloc italiani ed europei recita ormai da settimane: «Trasformeremo l’inaugurazione dell’Expo in un altro G8 di Genova». Il paragone è tutt’altro che tranquillizzante. Nel luglio del 2001 il capoluogo ligure fu messo a ferro e fuoco dagli antagonisti, un manifestante, Carlo Giuliani, fu ucciso da un carabiniere e la polizia fu responsabile di atti di violenza alla scuola Diaz che la Corte europea di Strasburgo a inizio aprile ha condannato come atti di tortura. Sì, è preoccupante pensare che uno scenario del genere si ripeta anche il 1° maggio a Milano. Sala vuole scongiurare che tutto ciò possa avvenire: «Bisogna seguire tutto con molta attenzione. Stiamo lavorando con la Prefettura e le forze dell’ordine. Un po’ di preoccupazione c’è. Speriamo non succeda niente. L’Expo è un evento pensato per ragazzi e famiglie». I black bloc sembrano pensarla diversamente. Già il 30 aprile è programmato un corteo degli studenti europei contro la precarietà. Il 1° maggio, invece, ci sarà la tradizionale manifestazione per la Festa del lavoro che coincide con l’inaugurazione dell’Expo. Si preannunciano ore di altissima tensione in città.

Sala, intanto, deve pensare a far arrivare il sito espositivo pronto per la pacifica invasione dei visitatori. L’ottimismo, in questo caso, è d’obbligo: «La bellezza che sta uscendo fuori dal cantiere è straordinaria». Ma i lavori sono conclusi o no? «Siamo alle rifiniture. Compatibilmente con il tempo». La pioggia non aiuterebbe a completare tutte le opere. Il commissario di Expo Spa, comunque, conferma che il 1° maggio «tutti i padiglioni apriranno. Anche il Padiglione Italia, ad eccezione degli uffici e dell’auditorium che saranno pronti con qualche giorno di ritardo». Sul sito Expo, nelle ultime ore, si è registrato un altro fuoriprogramma: «Stiamo aiutando gli operai nepalesi impegnati nel cantiere. Quattordici di loro, dopo il terremoto che ha colpito il loro Paese, sono tornati in Nepal perché tra le vittime ci sono dei loro familiari. Stiamo pensando a una raccolta fondi in loro favore». Anche questa è l’Expo.

massimiliano.mingoia@ilgiorno.net

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