Insegue un ladro tra le vie di Brera: cittadino eroe recupera il bottino

Il 29enne: "Ho dato retta al mio istinto" di MARIANNA VAZZANA

Nel riquadro Luca Bacherini

Nel riquadro Luca Bacherini

Milano, 1 maggio 2016 - «Ho sentito gridare “Al ladro, fermatelo per carità!” e dopo una frazione di secondo un ragazzo mi è passato davanti. Mi è venuto istintivo chiedergli “Sei tu il ladro?” e gli ho fatto uno sgambetto». Comincia così il racconto di Luca Bacherini, 29 anni, che come in un film si è trovato al cospetto di un borseggiatore e si è lanciato all’inseguimento dell’uomo senza mai perderlo di vista nel groviglio delle stradine di Brera. Alla fine è riuscito a recuperare una borsetta e un portafoglio, rubati a una passante, mentre il manolesta è riuscito a scappare. Ma dopo aver sudato sette camicie. È successo il pomeriggio del 4. «Non ho fatto nulla di straordinario», commenta il ragazzo, residente a Bollate, che lavora tra Milano e Roma. La scena è stata ripresa dalle telecamere della zona. E la pattuglia di presidio della polizia locale, coordinata dal comandante Antonio Barbato e voluta dall’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, è intervenuta subito. Sul posto, il sovrintendente Gennaro Moselli del Comando di piazza Beccaria.

Quel giorno, appena Luca Bacherini si è trovato faccia a faccia col ladro, gli ha fatto uno sgambetto per fermarlo. «È caduto ma si è subito rialzato e ha iniziato a correre», dice il 29enne, che non ci ha pensato due volte e lo ha inseguito fino a via Borgonuovo passando per via Ciovassino, via Brera e via Fiori Oscuri standogli sempre col fiato sul collo. «A un certo punto, visto che non desistevo, ha finto di avere una pistola in tasca e ha fatto il gesto di prenderla. Io non mi sono lasciato intimorire e ho continuato a stargli addosso. Il ladro allora ha buttato per terra la borsa dopo essersi intascato il portafoglio. Altri passanti l’hanno raccolta, mentre io ho continuato a correre».

Dopo qualche altra falcata «ha gettato pure il portafoglio», con i documenti e qualche banconota. «L’ho preso. All’altezza dell’Accademia di Belle Arti, il borseggiatore si è unito a un complice. Nel frattempo ho chiamato le forze dell’ordine. Ma in via Borgonuovo li ho persi di vista». Però ha recuperato la refurtiva: alla signora borseggiata non sembrava vero di aver di nuovo la sua borsa e il suo portafoglio. «Ho fatto quello che mi ha suggerito l’istinto, in quel momento», dice Bacherini, che aggiunge un aneddoto al racconto: «Una ventina d’anni fa, mio padre ha fatto la stessa cosa con due rapinatori che avevano preso di mira un cambia valute. Riuscì a fermarne uno. In quel caso, il bottino era molto più ingente, e il ladro era un pregiudicato, armato per di più». Insomma, il figlio ha seguito le orme del padre.

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