Ristoranti, l’abitudine batte la crisi. E a tavola vince la leggerezza

Sondaggio Ipsos in vista della rassegna TuttoFood a Milano

Chef al alvoro

Chef al alvoro

Milano, 3 maggio 2017 - Mai vista tanta gente nei ristoranti, mai notato tanto interesse attorno al cibo, mai registrata tanta ossessione per i consumi sani ed etici. Serviva la certificazione di una società di ricerca come Ipsos ed è puntualmente arrivata, sollecitata da TuttoFood, l’evento fieristico dell’agroalimentare che nei prossimi giorni (8-11 maggio) trainerà anche una serie di eventi enogastronomici in tutta la città. Intanto un dato sostanziale: mangiare fuori casa è una scelta sempre più abituale per gli italiani, specie nelle regioni del Nord/Ovest e quindi anche nell’area milanese e lombarda e tra le classi sociali medio-alte. Un dato su tutti: il 40% degli italiani si reca in un ristorante almeno una volta alla settimana.

Per converso, l’interesse per la cucina di casa è più comune nel sud e nelle isole e comunque nella popolazione economicamente più svantaggiata. E se la leggerezza è il fil rouge di gran parte dei consumatori (il 71% degli 80 intervistati da Ipsos), è il gusto salato a farla da padrone su quello dolce, con un 70% contro un 30% che non lascia dubbi, tenendo anche conto che tra le donne e i 50-60enni ad essere preferita è la delicatezza mentre i giovanissimi e gli uomini hanno una spiccata preferenza per i gusti decisi. C’è dell’altro. Lo street food è sempre meno il parente povero della buona cucina, se è vero che quasi sei italiani su dieci lo considerano un concorrente sempre più forte della ristorazione più classica. Ma la grande novità, seppure non del tutto sorprendente, è il successo dell’online come vettore non solo di informazioni ma anche come strumento per arrivare comodamente ad ottenere o acquistare alimenti e cibi pronti o non facilmente rintracciabili attraverso i canali tradizionali della distribuzione.

Evoluzioni anche nella preparazione di piatti quando si hanno ospiti a casa: dominano i «primi al forno» (18%) o comunque le paste a base di carne (17%) mentre nei secondi c’è un certo equilibrio tra pesce (48%) e carne (43%). Un dato, quest’ultimo, che rivela una certa fatica ad imporsi della cucina vegetariana, quantomeno tra in fornelli di casa. Tra i rossi, star assoluta è il Brunello di Montalcino (preferenza del 27-38% tra i baby boomers). Sul dolce impera la conservazione, con il 38% degli intervistati che sceglie il tiramisù.

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