Dario Fo compie 90 anni: festa al Piccolo Teatro per il giullare premio Nobel

Forte il legame di Fo con il territorio lombardo: è nato nel 1926 a Sangiano (Varese) e vive a Milano. In serata festa al Piccolo Teatro Studio Melato L'INTERVISTA A DARIO FO

Dario Fo

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Milano, 24 marzo 2016 - Novant'anni di Dario Fo. L'artista, premio Nobel per la letteratura, noto per i suoi testi teatrali di satira politica e sociale e per l'impegno politico di sinistra, spegne 90 candeline e riceve gli auguri di tutto il mondo della cultura. Ultimo in ordine cronologico Alessandro Gassman, che ha scritto su Twitter "90". Forte il legame di Fo con il territorio lombardo: è nato nel 1926 a Sangiano (Varese) e vive a Milano. La sua compagna di una vita, Franca Rame, morta nel 2013 a Milano, era nata a Parabiago.

Nella giornata di ieri è stato inaugurato a Verona il Musalab 'Franca Rame- Dario Fo'. Lo spazio, destinato a valorizzare l'archivio del premio Nobel per la letteratura e della moglie scomparsa, Franca Rame, è ospitato nella nuova sede dell'Archivio di Stato di Verona.

LA FESTA - È stata l'orchestrina dei ragazzini 'Archistorti' di Reggio Emilia ad aprire, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, la festa per i (primi) novant'anni di Dario Fo: archi e violoncelli suonati dai bambini tra gli 11 e i 14 anni di scuola media diretti dalla Maestra Tatiana Caselli. Una scelta, quella dei piccoli musicisti, non casuale per il Nobel per la letteratura: "Suonano insieme dal 2011, ma il progetto si è interrotto per i pochi fondi messi a disposizione: dobbiamo sostenerli", dice Fo prima di iniziare a recitare, cantare e ballare sulle loro note.

Il teatro è colmo: piena la platea e le balconate, non un posto è rimasto libero. In prima fila, per terra, si sono seduti quattro clown: tuta, naso rosso e rametto d'ulivo in mano, abbracciano il pubblico. Tra i big in teatro, il comico Claudio Bisio, Carlo Petrini, Stefano Benni, i giornalisti Gad Lerner e Gianni Barbacetto, l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno e, naturalmente, il figlio di Dario, Jacopo. Da sfondo, per scenografia, sospesi per aria, ci sono i coloratissimi quadri di Fo: 'Sbarco a Lampedusa' e 'Nel primo dopoguerra al Santa Tecla di Milano sono nate le prime band di jazz'.

Sono stati la Banda degli ottoni a scoppio, le fanfare di strada e il premio Ambrogino d'oro, massima onorificenza della città, a chiudere la festa con Fo che spegne le candeline su una crostata alle fragole e balla su 'Bella ciao', 'Val Sesia' e 'Tanto per cantà'. Sono tanti gli ospiti e gli amici che si sono alternanati sul palco per fare gli auguri al Nobel. Primo fra tutti, Sergio Escobar, direttore dal 1998 del Piccolo di Milano. "Caro Dario grazie di sorprenderci. La vita ha tante forme in cui si manifesta, tu Dario sei un ragazzo non addomesticabile in un tempo in cui essere addomesticabili sembra andare così di moda. Tu non sei energia pura: sei energia fisica, umana", il ringraziamento del direttore Escobar dal palco. Dario Fo seduto a lato del palco ascolta e interloquisce con i suoi ospiti che, uno ad uno, gli donano parole, ricordi, canzoni e balli per il suo novantesimo compleanno.

 

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