Ragazza uccisa a coltellate, il tranviere mette in vendita il cane di Jessica

L'annuncio di Garlaschi che ha ucciso la 19enne con numerose coltellate

Jessica Valentina Faoro

Jessica Valentina Faoro

Milano, 13 febbraio 2018 - Avrebbe cercato di sbarazzarsi persino del pitbull di Jessica, Alessandro Garlaschi. Lui, che ogni giorno metteva on line oggetti da vendere per racimolare qualche euro (da caschi per la moto a ciondoli a cellulari. Pure una bici, una volta persino una macchina) postandoli sulla pagina di scambio e vendita di oggetti “Bacheca Atm Milano”. Una sorta di mercatino virtuale visitato tutti i giorni dal tranviere, in cui ogni giorno postava compulsivamente articoli. Lo ha fatto anche la notte tra martedì e mercoledì, non è chiaro se prima o dopo la tragedia. Fatto sta che, apprendiamo dai responsabili di quella pagina, nei giorni precedenti tra le foto di “oggetti” che l’uomo aveva cercato di vendere al miglior offerente era spuntato pure un cane. «Lo stesso che compare tra le foto di Jessica, e che presumibilmente era il cagnolino della ragazza», riflettono ora gli amministratori della pagina Facebook. 

Non c'è traccia di quel post perché mettere in vendita – e pure regalare – animali è vietato dal regolamento. Di conseguenza il post non era stato approvato e non era quindi finito on line, a disposizione di eventuali acquirenti. Dopo l’omicidio, però, il ricordo di quel messaggio con foto è affiorato. Soprattutto dopo che, approfondendo il profilo della ragazza, è emerso il suo amore per gli animali. Spesso infatti Jessica si dava da fare, amche sulla sua pagina Facebook, condividendo messaggi di cagnolini dispersi da ritrovare o campagne pro animali. Quanto al suo pitbull, pare fosse molto affezionata a lui nonostante lo avesse con sé da poco tempo. Basta guardare le foto pubblicate da lei stessa, sempre sui social, per farsi un’idea. Pare quindi molto improbabile che potesse essere d’accordo sul “dar via il suo cane”. Perché Galraschi avrebbe cercato di venderlo? Forse per guadagnare qualche centinaio di euro? Forse perché il cane lo infastidiva? E dov’era il pitbull, la notte tra martedì e mercoledì scorsi? Tutti interrogativi ancora senza risposta. 

Intanto, resta quel post (mai approvato e di conseguenza mai pubblicato) con cui Garlaschi manifestava la volontà di vendere il cane, o di regalarlo. Ma «Noi non consentiamo agli utenti di vendere né di regalare animali. È vietato dal regolamento. Primo, perché gli animali non sono oggetti. E secondo perché, proprio perché non sono oggetti, a occuparsene devono essere esperti», ribadiscono gli amministratori. Una regola che vige da sempre, sulla pagina, proprio a tutela degli animali.  Peraltro, apprendiamo, lo stesso Garlaschi era solito frequentare anche altre pagine di mercatini virtuali ma anche altre in cui la vendita è vietata. E da una di queste era stato “bannato”, cioè espulso, perché avrebbe insistito per vendere oggetti nonostante il divieto di farlo. Ora, le tracce di Garlaschi restano in quelle vetrine virtuali. Così come resta traccia della quotidianità di Jessica. Delle sue foto, anche di quelle scattate insieme al suo amico a quattrozampe. 

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