Coltellata alla mano e via coi soldi: "Così mi hanno aggredito in taxi"

Il conducente Mauro: «Mai successo in 30 anni». Caccia a una coppia

L'ambulanza per i soccorsi (Brianza)

L'ambulanza per i soccorsi (Brianza)

Milano, 13 maggio 2017 - «Forse ha pensato che volessi reagire e mi ha dato una coltellata alla mano destra». Panico, sangue dappertutto. Mauro, tassista di 56 anni e da 32 al volante di un’auto bianca, racconta con terrore la rapina-lampo da un letto dell’ospedale San Raffaele: imbottito di antidolorifici, dovrà fare i conti con un tendine lesionato, un intervento chirurgico per rimettere in sesto il polso e la paura di non poter più guidare. Tutto per quei 120-150 euro, «non ricordo quanto mi hanno rubato di preciso», che custodiva sotto il bracciolo della sua Toyota Prius; macchina appena acquistata peraltro, e quindi sprovvista di telecamera di sorveglianza. È lui a ripercorrere la sequenza choc dell’altra notte. Sono le 2.30, Mauro ha appena scaricato un cliente in via Padova: «Ho continuato a percorrerla, e dopo una cinquantina di metri sono stato fermato al volo da una coppia». Lui: 30-35 anni, stempiato e con un marcato accento campano, lo descrive l’aggredito. Lei: 25 anni circa, capelli scuri lunghi. «Non sembravano pericolosi, anzi: la ragazza si è seduta davanti e l’uomo dietro, ma non ho avvertito una sensazione di pericolo», prosegue Mauro.

Da sempre turnista della notte, solo una volta, 25 anni fa, gli era capitato di essere derubato: «Ma una roba come quella di ieri non l’aveva mai provata in vita mia». I passeggeri danno la destinazione: «Via Civitavecchia», zona Crescenzago, pochi chilometri di tragitto. «Giunti da quelle parti, mi hanno detto di andare piano e di infilarmi in una stradina. Poi, all’improvviso, mi sono sentito la lama puntata al collo: “I soldi, i soldi...”. La ragazza ha iniziato a rovistare dappertutto, ma ha trovato poche decine di euro; sa, ormai con le carte di credito abbiamo poco contante in macchina. Mi hanno urlato “Non bastano, dove sono gli altri?”. Io ho risposto: “Ce li ho nel bracciolo...”, ma stretto com’ero non riuscivo a muovermi per prenderli. Appena mi sono spostato di un centimetro, l’uomo, probabilmente spaventato dalla mia reazione, mi ha sferrato la coltellata: sulle prime non pensavo mi avesse fatto tanto male, poi ho visto il sangue che usciva a fiotti e sono andato nel panico».

E i due? Spariti tra gli alberi del Parco Lambro. «Mi hanno rubato anche lo smartphone, non potevo contattare i colleghi: così sono andato verso il posteggio di piazza Udine, ma trovandolo deserto mi sono fatto forza e ho imboccato via Palmanova in direzione San Raffaele. Quando mi hanno visto gli infermieri, sono sbiancati...». Un caso, quello di Mauro, che ha riacceso la polemica tra i tassisti sul fronte sicurezza. Giovanni Maggiolo, delegato Unica-Cgil, si concentra su un aspetto: «Ormai con il Pos ci sono sempre meno soldi nei taxi, ma c’è gente che non l’ha ancora capito e rischia 10 anni di galera per 100 euro».

nicola.palma@ilgiorno.net

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