Uccisa in casa dal marito. L'appello del questore: "Donne denunciate"/ VIDEO

Nel '95, a casa della coppia, era avvenuto un episodio simile

Il questore Antonio De Iesu

Il questore Antonio De Iesu

Milano, 16 gennaio 2017 - E' stato il marito Luigi Messina, ad uccidere Rosanna Belvisi (Chi era la vittima/ Leggi l'articolo). La donna è stata trovata morta ieri pomeriggio in via Coronelli 11, e a dare l'allarme era stato proprio il consorte, di ritorno da una passeggiata. Dopo numerose contraddizioni, durante l'interrogatorio, Messina è crollato e ha confessato l'omicidio. Un triste epilogo che arriva dopo anni di violenze in famiglia. 

Nel '95 era avvenuto un episodio simile a casa della coppia, l'uomo aveva chiamato i soccorsi dicendo di aver trovato la porta aperta e la moglie ferita con una coltellata alla schiena. La donna se l'era cavata con una prognosi di 10 giorni e non c'erano state conseguenze, in assenza di denuncia. L'omicidio di ieri è avvenuto dopo almeno 20 anni di maltrattamenti, i vicini e i conoscenti erano al corrente della situazione ma la donna non aveva mai denunciato il marito. A novembre scorso sia la Polizia sia i Carabinieri erano intervenuti per episodi di maltrattamento a casa della coppia. A quanto emerso ieri l'uomo la picchiava spesso, in alcuni casi con il bastone della scopa, accusandola anche di avere relazioni con altri tramite social network. Durante l'interrogatorio da parte degli agenti della squadra mobile della sezione omicidi, l'uomo ha negato con forza ogni responsabilità cedendo solo verso le 3 quando gli è stato fatto credere di essere caduto in contraddizione su alcuni particolari che lo incastravano.

"É un omicidio emblematico" quello di Rosanna Belvisi secondo il questore di Milano Antonio De Iesu oggi intervenuto per l'arresto del marito della vittima, effettuato dalla squadra mobile guidata da Lorenzo Bucossi. "Il delitto si inserisce in un quadro familiare di rapporti malati che non vengono alla luce, che non vengono denunciati. La donna non ha trovato il coraggio di denunciare, nonostante il clima di violenza che aleggiava nella sua casa. Su questo bisogna interrogarsi - ha spiegato - per capire come portare le vittime a denunciare. La normativa c'è, oggi, e c'è anche la possibilità di segnalare le violenze al questore. Personalmente in quest'anno appena terminato ho ammonito 38 persone, ricevo e valuto di persona i casi - ha aggiunto - e a differenza di qualche anno fa oggi ci sono le norme e anche i centri antiviolenza, molto importanti per accompagnare ed assistere le donne, con la possibilità di trasferirle in case famiglia. Oggi si tratta quindi di valorizzare questi strumenti e di sensibilizzare le donne vittime di violenze e maltrattamenti perché possano uscire dall'incubo".

L'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino sulla sua pagina Facebook, ha commentato: "Uomini che odiano e ammazzano le donne. Questo tema gigantesco è totalmente assorbito dall'opinione pubblica che ne fa una questione di 'cronaca nera'. Invece io credo sia anche una questione di attività e servizi che si promuovono. Per questo abbiamo triplicato le risorse per i centri antiviolenza e intendiamo proseguire su questa strada, segnata da tanti drammi atroci". Simil opinione per il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: "Non voglio cavarmela con la solita dichiarazione di condanna. Stiamo cercando di fare qualcosa di più. Per esempio con la procura stiamo cercando di mettere in atto un'azione decisa di educazione e sostegno alle vittime per cui spero di poter annunciare nei prossimi giorni questa iniziativa. Vista la situazione grave non è più il momento di cavarsela con una dichiarazione di condanna". 

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