"Corona unica per partigiani e Campo X", la proposta della giunta fa infuriare l'Anpi

L'assessore Rozza suggerisce l'omaggio unico al Cimitero Maggiore nella ricorrenza del prossimo 2 novembre e scoppia la polemica. Lei si difende: "Sono e resterò antifascista"

Cimitero Maggiore

Cimitero Maggiore

Milano, 16 settembre 2017 - Una corona unica per due parti contrapposte: i caduti della Repubblica di Salò e i partigiani. La proposta di deporre, nella ricorrenza del prossimo 2 novembre, una corona unica al Cimitero Maggiore è stata avanzata dall'assessore del Comune di Milano Carmela Rozza e ha subuto suscitato lo sconcerto dell'Anpi milanese che contesta l'opportunità di mettere "sullo stesso piano i combattenti per la Libertà e i repubblichini". Mentree l'Associazione Nazionale ex deportati (Aned) ha definito la proposta "offensiva". 

"Abbiamo più volte ricordato che la morte rende tutti uguali, ma in vita i combattenti per la libertà hanno lottato contro l'oppressione nazifascista - scrive in una nota il presidente dell'Anpi provinciale, Roberto Cenati - mentre i repubblichini hanno collaborato con i nazisti nella denuncia, nella cattura, nella fucilazione di partigiani, oppositori politici, ebrei, lavoratori protagonisti del grande sciopero generale del marzo 1944.Se avessero prevalso i nazifascisti, la libertà e la democrazia non sarebbero state riconquistate nel nostro Paese. Vogliamo inoltre sottolineare che al  campo dieci del Cimitero Maggiore - prosegue Cenati - non sono tumulati soltanto semplici aderenti alla Repubblica di Salò, ma gerarchi fascisti, i fucilatori dei 15 Martiri di piazzale Loreto, i volontari italiani delle SS".

Dal canto suo l'Aned rigetta come "offensiva" la proposta dell'assessore Rozza  e, si legge invece in una nota, "chiede al sindaco Sala di spiegare nuovamente alla componente della sua giunta che lei siede in quel consesso democratico grazie al sacrificio di decine di migliaia di partigiani e deportati che pagarono con la vita l'impegno per sconfiggere la dittatura fascista e per liberare l'Italia dai nazisti occupanti. Non è inseguendo la destra più becera - conclude l'Aned - che l'assessore Rozza conquisterà visibilità e consenso in una città nella quale già troppe sono state le violenze e le provocazioni dei nostalgici dei fucilatori di piazzale Loreto e delle SS".

In un post su Facebook l'assessore Rozza ha precisato:  "Il 25 aprile è la festa della Liberazione e noi riconosciamo e festeggiamo coloro che hanno lottato e combattuto per la libertà che ci consente di vivere in democrazia e di mantenere la pietas per tutti i morti. Per questo condivido le parole di Cenati quando dice 'la morte rende tutti uguali, ma in vita i combattenti per la libertà hanno lottato contro l'oppressione nazifascista, mentre i repubblichini hanno collaborato con i nazifascisti nella denuncia, nella cattura, nella fucilazione di  partigiani'. Quindi non mi si tiri per la giacchetta sono e rimarrò sempre antifascista".

 

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